Copertina |
Attore |
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Nanni Moretti |
Michele
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Luisa Rossi |
Michele's mother
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Lina Sastri |
Olga
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Piero Galletti |
Goffredo
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Susanna Javicoli |
Silvia
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Cristina Manni |
Cristina
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Lorenza Ralli |
Michele's sister Valentina
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Maurizio Romoli |
Flaminia's husband Cesare
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Carola Stagnaro |
Flaminia
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Fabio Traversa |
Mirko
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Dettagli del film |
Genere |
Commedia |
Regista |
Nanni Moretti |
Produttore |
Mario Gallo; Enzo Giulioli |
Autore |
Nanni Moretti |
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Lingua |
Italiano |
Durata |
103 min. |
Nazione |
Italia |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
7.6 |
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Trama |
Michele è nevrotico, scontroso, assolutista. Ha una fidanzata, Silvia, che lavora nel mondo del cinema, e tre amici: Goffredo, svogliato studente universitario, Mirko, angosciato dal futuro della società e Vito, pigro impiegato. Il gruppo di amici vive a Roma, facendo cose e vedendo gente, parafrasando un’ormai frase cult del film, alla ricerca di una posizione all’interno del mondo che li faccia sentire adeguati e quanto meno sereni. È il secondo film diretto e interpretato da Nanni Moretti, dopo Sono un autarchico. È il 1978 quando Moretti dirige Ecce bombo: sono i difficili e tesi anni di piombo; una settimana dopo la prima assoluta del film verrà assassinato Aldo Moro. E Moretti, con questo film che sicuramente rappresenta una delle prove migliori della sua lunga e prolifica carriera, inizia a indagare la psiche umana e la società, anzi la psiche umana indissolubilmente legata alla società in cui vive, con i suoi inevitabili cambiamenti. Con una cifra stilistica già ben delineata e tratteggiata: una regia rigorosa e asciutta, un’attenzione particolare all’interpretazione, un inserimento della storia nel contesto storico, sociale e politico di sempre partecipata attenzione. E così Michele Apicella diventa Nanni Moretti: antipatico, asociale, tendenzialmente polemico e impregnato di mille tic e manie; un uomo che s’interroga sull’Italia in cui vive, facendone negli anni uno spesso impietoso ritratto. In Ecce bombo c’è infatti già molto della poetica morettina: l’abisso generazionale e la conseguente incapacità comunicativa, un mondo opaco e a volte ambiguo che mal protegge i suoi abitanti, un’ineluttabile tendenza all’individualismo che dà alle persone un senso di straniamento e di spaesamento, la già accennata precarietà, la difficoltà nell’iniziare a vivere in città che lentamente si fanno metropoli. E così Moretti s’incanala in quella cinematografia dell’iperrealismo, andando a scavare fra le vie, le pieghe e le piaghe della società e dell’uomo. |
Dettagli personali |
Visto |
No |
Indice |
564 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T4-CommItaliane |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
59 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DivX |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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