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La caduta-Ultimi giorni di Hitler (2004)
Copertina Attore
Bruno Ganz Adolf Hitler
Alexandra Maria Lara Traudl Junge
Corinna Harfouch Magda Goebbels
Ulrich Matthes Joseph Goebbels
Juliane Köhler Eva Braun
Heino Ferch Albert Speer
Christian Berkel Prof. Dr. Ernst-Günter Schenck
Matthias Habich Prof. Dr. Werner Haase
Thomas Kretschmann SS-Gruppenführer Hermann Fegelein
Michael Mendl General der Artillerie Helmuth Weidling
Dettagli del film
Titolo originale Untergang, Der
Genere Drammatico; Guerra; Storico
Regista Oliver Hirschbiegel
Produttore Wolf-Dietrich Brücker; Bernd Eichinger
Autore Joachim Fest; Traudl Junge
Lingua Italiano
Censura R
Durata 156 min.
Nazione Germany
Colori Colore
Valutazione IMDB 8.5
Trama
Claude Lanzman, consegnati al mondo nel 1985 i suoi 566 minuti di montaggio dal titolo Shoah, fece una dichiarazione senza appello, decretando che il suo era il film sull'Olocausto, quello definitivo, e che nient'altro sarebbe mai più stato legittimo dire sull'argomento. È curioso che, invece, solo negli anni successivi il cinema avrebbe affrontato con una certa disinvoltura la più nera epigone della Seconda Guerra Mondiale, cosa che era stato assai reticente a fare in precedenza. Il tabù era in verità allargato anche alla figura di Hitler, che raramente era stato protagonista nelle pur tante pellicole nelle quali in qualche modo faceva apparizione. Lo era ad esempio in un film di Pabst del '55, L'ultimo atto, che raccontava gli ultimi giorni del Fuhrer e del bunker che gli fece da serraglio, tra orge e autodistruzione, epilogo degenere di una storia degenere. Il film era stato costruito su alcuni incontri con Traudl Junge, ultima segretaria di Hitler, e sul suo libro di memorie "Bis zur letzten Stende".
Il secondo lungometraggio di Hirschbiegel è proprio il resoconto di quegli stessi giorni, visti ancora una volta attraverso gli occhi della Junge.
Premesso che parlare di Hitler e del nazismo in questa sede sarebbe quantomeno fuori luogo, ci è però concesso e d'obbligo riferire del film in quanto cinema.
Di ottima fattura, da La caduta traspaiono tutte le difficoltà che deve aver avuto l'autore nel realizzare un film che avesse un senso ma fosse al tempo stesso "politically correct" verso tutti, anche revisionisti. Merita di essere sottolineata soprattutto l'ultima ora di film, in cui si seguono le vicissitudini fisiche e mentali dei fedelissimi del Fuhrer, sopravvissuti al loro capo e completamente allo sbando: una pagina di storia ancor meno esplorata, e che invece merita grande attenzione. In questa parte, poi, si nota con maggior chiarezza la firma del regista del pluripremiato L'esperimento, mentre più atona appare nella prima parte in cui Hitler è sempre presente sulla scena.
Ma la curiosità attorno a un film su Hitler non può che essere un'altra, e cioè: come è stato dipinto il Fuhrer? La risposta a questa domanda passa attraverso una infinita miriade di recensioni, articoli, commenti, che sono ora pro ora contro; si dirà che è stato rappresentato troppo umano, e si dirà anche il contrario; si dirà che il film è monodimensionale, perché analizza la storia solo dal punto di vista dei nazisti, il che è un limite ma anche un punto di forza del film; si dirà che Hirshbiegel ha gettato una nuova luce su quei terribili giorni, e pure che merita l'ergastolo. Commenti che tutti i film su Hitler e sull'Olocausto hanno generato e genereranno. Perché ognuno si immagina e dipinge il demonio a modo suo, e ogni versione è diversa dall'altra. Ma il demonio, probabilmente, non corrisponde a nessuna delle descrizioni che lo ritraggono, perché è più brutto e malvagio di ognuna di esse. Un film importante, La caduta, perché aiuta a meglio definire i caratteri somatici del demonio; un film inutile, La caduta, perché il demonio non è così sciocco da farsi ritrarre.
Dettagli personali
Visto No
Indice 1236
Stato della collezione In collezione
Posizione T1-Storici
Collegamenti IMDB
Qualità 86
Dettagli del prodotto
Formato DivX
Regione Region 1
Nr di dischi/nastri 1