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Fantozzi (1975)
Copertina Attore
Paolo Villaggio Rag. Ugo Fantozzi
Anna Mazzamauro Signorina Silvani
Gigi Reder Rag. Filini
Giuseppe Anatrelli Geom. Calboni
Umberto D'Orsi Gran Maestro, Conte Diego Catellani
Liu Bosisio Pina Fantozzi
Dino Emanuelli Collega di Fantozzi
Plinio Fernando Mariangela Fantozzi
Paolo Paoloni Mega Direttore Galattico, Duca Conte G.M.Balabam
Elena Tricoli Teresa Catellani
Dettagli del film
Genere Commedia
Regista Luciano Salce
Autore Leonardo Benvenuti; Piero De Bernardi
Lingua Italiano
Durata 108 min.
Nazione Italia
Colori Colore
Valutazione IMDB 8.2
Trama
Il film inizia con una telefonata dalla signora Pina, che chiama la società Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica, in cui Fantozzi "presta tragicamente servizio", poiché ha perso le tracce del marito da ben diciotto giorni. Si scoprirà, a seguito di ricerche non certo scrupolose, che egli era stato murato vivo negli ex gabinetti dell'azienda. Il grande edificio sede della società per la quale Fantozzi lavora è in realtà il palazzo della Regione Lazio a Roma; l'edificio fu usato come location solo per questo primo episodio della saga.

Il primo episodio vero e proprio narra le avventure che Fantozzi deve compiere ogni mattina per timbrare il cartellino alle 8:30 precise. Tutto è calcolato sul filo dei secondi: sveglia alle 7:51; alcuni secondi per riprendere conoscenza ed abituarsi al quotidiano impatto con la moglie; quattro secondi per bere il maledetto caffè della signora Pina (bollente 3000 gradi); un minuto per lavarsi e fare colazione; mezzo minuto per pulirsi i denti; sei secondi per i bisogni fisiologici e tre minuti per vestirsi. Tuttavia, sorgono sempre alcuni imprevisti - come la rottura dei lacci delle scarpe - e così Fantozzi è costretto a prendere l'autobus al volo, ossia saltando dal balcone direttamente sulla tangenziale ed aggrappandosi all'autobus in corsa (pieno fino all'inverosimile), facendo scivolare fuori bordo TUTTI i viaggiatori. Infine, egli giunge stremato in azienda accompagnato da un'autoambulanza, ma quando mancano pochi secondi alle 8:30, nell'ultimo corridoio prima di arrivare alla bollatrice, barcolla e cade stremato dalla fatica. A questo punto uno degli uscieri gli si avvicina per sorreggerlo, nonostante venga prontamente fermato da un collega: "No, non lo aiutate! Sennò è squalificato! Deve arrivarci da solo!". Quest'ultima frase è una citazione della maratona olimpica di Londra 1908, quando l'italiano Pietri giunge per primo allo stadio in condizioni disperate, ma con più di 10 minuti di vantaggio dal secondo in classifica. Barcolla e cade più volte, impiegando tutto il vantaggio accumulato per percorrere il giro della pista, mentre tutto lo stadio è in trepidazione per lui. Aiutato ad alzarsi dai giudici e sorretto negli ultimi metri, il povero Pietri giunge per primo al traguardo, ma in seguito viene squalificato. La citazione viene anche ripresa in un film successivo della serie, Superfantozzi, quando il ragioniere, nei panni di Filippide, percorre la strada tra Maratona e Atene e cade a pochi metri dall'arrivo. Tuttavia Paolo Villaggio si rivela magnanimo con il suo personaggio: egli infatti riesce a bollare il cartellino alle 8:30:00 precise, giusto un attimo prima di svenire.

L'episodio si chiude con una didascalica scenetta sul momento di chiusura degli uffici: "L'uscita della sera, aveva lo stesso rituale della partenza dei cento metri di una finale olimpica" è la formidabile descrizione dell'evento. La medesima verrà poi ripresa e sviluppata più teatralmente all'inizio di Fantozzi contro tutti.

Nel secondo episodio, Fantozzi assiste al funerale della madre del Mega Direttore Naturale Conte Lamberti - "Innaturalmente scomparsa all'età di 126 anni", dice la voce narrante. Al termine dell'onoranza funebre il ragioniere chiede alla signorina Silvani di poterle dare un passaggio con la Bianchina: la collega sale in macchina, ed il ragioniere, vincendo la sua storica timidezza, la invita a colazione da "Giggi il Troione", dove ha già prenotato. Con calcolata malizia, la Silvani accetta, e questa insperata risposta fa distrarre Fantozzi al volante: la sua automobile taglia la strada alla vettura di tre energumeni, con cui la Silvani inizia un pericoloso diverbio. I tre bulli giudicando sbagliato picchiare una donna, se la prendono col povero ragioniere.

Nel terzo episodio Fantozzi prende parte alla partita di calcio tra scapoli ed ammogliati: il ragioniere realizza due autoreti. Ad un certo punto arriva la "nuvoletta di Fantozzi" che scatena un tremendo diluvio. Dopo molte scivolate, la partita viene sospesa, a causa delle pozzanghere. Vincono gli scapoli a 3-0.

Nel quarto episodio, Fantozzi e Filini fanno una gita in campeggio: prima vengono frustati per aver bagnato il "Ministro del petrolio" di un imprecisato paese arabo, poi vengono insultati da un gruppo di tedeschi per aver fatto rumore nella notte (in realtà Filini continuava a martellare un dito di Fantozzi, costringendo il ragioniere ad urlare di dolore) ed infine tentano maldestramente di pescare, suscitando l'ilarità dei turisti venuti dalla Germania.

Il quinto episodio è ambientato a Natale. Come di consueto l'azienda di Fantozzi regala ai figli dei dipendenti un panettone ed una bottiglia di spumante a patto che i pargoli inventino una poesia, recitandola di fronte ai dirigenti. Nonostante Mariangela avesse creato una poesia molto più originale delle altre, non riceve il regalo ed anzi viene pesantemente derisa per la sua bruttezza. Fantozzi, dopo aver assistito dalla porta socchiusa all'insensibile gesto, entra nella sala e, immediatamente, i dirigenti tacciono e abbassano la testa con imbarazzo, rendendosi conto di aver passato il segno. Fantozzi, dopo avere formulato i suoi auguri "... per un distinto Natale e uno spettabile anno nuovo", accompagna fuori la figlia e la copre per proteggerla dal freddo. Alla sua domanda: "Ma perchè mi chiamavano Cita? Chi è Cita?", risponde con una pietosa bugia: "Cita Hayworth, una bellissima attrice!". E' uno dei pochi episodi dell'intera saga fantozziana in cui il personaggio interpretato da Paolo Villaggio si eleva dalla sua meschinità.

Nel sesto episodio si festeggia il Capodanno, ma Fantozzi non ha motivi per stare allegro perché durante il cenone ha dei problemi con un cameriere piuttosto maldestro che gli rovescia addosso le portate. L'arrivo della mezzanotte viene subdolamente anticipato dagli orchestrali, attesi in un veglione più importante. Come se non bastasse, poco dopo la mezzanotte qualcuno lancia una vecchia cucina verso l'automobile di Fantozzi (la celebre Bianchina), distruggendola completamente.

Nel settimo episodio il direttore Catellani sfida Fantozzi, reo di aver insultato sua madre (la cui scultura si trovava nell'azienda e Fantozzi ci aveva picchiato la testa per ben tre volte) a biliardo. Se perdesse Fantozzi potrebbe arruffianarsi il direttore e fare carriera nell'azienda, ma non resiste alla tentazione di vincere e batte il rivale per 51 a 49 (memorabile il suo colpo partita: il triplo filotto reale ritornato con pallino). La reazione del sommo dirigente è violenta, ma Fantozzi si salva rapendo la mamma del suo superiore ("Prendo la vecchia!!"), la quale poi si innamora follemente del suo rapitore, costringendolo ad abbandonarla in una cabina telefonica dopo aver chiesto un salvacondotto per la Libia e un vitalizio per la famiglia.

Nell'ottavo episodio Fantozzi, che vorrebbe conquistare il cuore della signorina Silvani, tenta di dimagrire giocando a tennis con Filini (in mezzo ad una nebbia così fitta, che risultava impossibile vedere dove andava la palla) ma non ottiene i risultati sperati. Acquista allora un vestito che lo snellisce artificialmente ed invita la Silvani ad un ristorante giapponese dove però, a causa di un equivoco, fa uccidere e cucinare l'amato cane pechinese della collega che verrà servito come portata principale. In preda ad una crisi mistica, si crede Gesù Cristo in persona e, scambiato il laghetto artificiale del ristorante per il lago di Tiberiade, tenta di eseguire la moltiplicazione dei pesci e del riso in bianco.

Nel nono episodio Fantozzi, Calboni e la Silvani vanno in vacanza insieme a Courmayeur. Per far colpo sull'amata il ragioniere dirà di essere un campione di sci, ma la sua scarsa attitudine a tale sport sortirà proprio l'effetto contrario, ovvero il fidanzamento tra la Silvani e Calboni. A Courmayeur, Fantozzi incontrerà di nuovo il cameriere pasticcione del cenone di Capodanno. Anche qui gli causa problemi (lo fa finire in un pentolone della polenta!)

Nel decimo ed ultimo episodio Fantozzi viene trasferito nell'ufficio del comunista Folagra, giovane intellettuale di estrema sinistra che convincerà il ragioniere a ribellarsi contro il padrone. Come gesto simbolico, Fantozzi getta un sasso contro la vetrata dell'azienda, rompendola: venutolo a sapere, il Mega Direttore Galattico chiede di poter parlare con lui. Nel salire verso l'ufficio del Mega Direttore Fantozzi ha una visione sulla sua punizione: crocifisso in sala mensa. Invece i due converseranno di politica (il direttore si definirà "medio progressista") e al termine della discussione Fantozzi tornerà come prima e anzi sarà così servile da offrirsi come triglia umana dell'acquario del suo superiore.
Dettagli personali
Visto
Indice 1700
Stato della collezione In collezione
Posizione T3-Per ridere
Collegamenti IMDB
Qualità 99
Dettagli del prodotto
Formato DivX
Regione Region 1
Nr di dischi/nastri 1