Bianco, rosso e Verdone (1981)
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Copertina |
Attore |
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Carlo Verdone |
Pasquale, Furio, Mimmo
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Irina Sanpiter |
Magda
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Elena Fabrizi |
Mimmo's grandmother
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Angelo Infanti |
Playboy
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Milena Vukotic |
Prostitute
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Mario Brega |
The 'Prince'
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Andrea Aureli |
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Elisabeth Wiener |
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Anna Alessandra Ariorio |
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Vittorio Zarfati |
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Dettagli del film |
Genere |
Commedia |
Regista |
Carlo Verdone |
Produttore |
Sergio Leone |
Autore |
Leonardo Benvenuti; Piero De Bernardi |
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Lingua |
Italiano |
Durata |
110 min. |
Nazione |
Italia |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
7.4 |
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Trama |
Incipit [modifica]
Spunto per la trama del film è una tornata elettorale, che spinge i protagonisti a viaggiare in lungo e largo per l'Italia, rivelando a sé stessi ed allo spettatore i più grotteschi aspetti della realtà italiana. Verdone mette in mostra tutto ciò con grande abilità, lasciando che l'aspetto comico delle situazioni e dei caratteri sia (almeno apparentemente) predominante, senza però oscurare l'interiorità dei personaggi. L'amaro finale viene compensato dalle numerose gag esilaranti presenti in tutto il film.
I tre protagonisti [modifica]
Furio [modifica]
Pignolo oltre ogni ragionevole possibilità, capace di opprimere la giovane moglie ed i figli con una serie di pedanti quanto inopportune puntualizzazioni. Per lui tutto è scontato, calcolabile senza possibilità di errore, ma l'esasperazione della moglie la porterà ad allontanarsi da lui in modo quasi romanzesco. Nel film "Viaggi di nozze" il personaggio di Raniero riprende a grandi linee il personaggio di Furio.
Mimmo [modifica]
È giovane e "fregnone", cresciuto nel fisico ma mentalmente ancora fanciullo; accompagna al seggio la nonna (Elena Fabrizi) ansiosa di tornare a Roma per poter dare il proprio voto al PCI. Il rapporto fra i due rivela la fragilità del giovane dinanzi alle vicissitudini della vita che, invece, vengono affrontate con sagacia e saggezza popolare dall'energica nonna. Riprende a grandi linee il Leo di "Un sacco bello".
Pasquale Ametrano [modifica]
Vive in Germania, a Monaco di Baviera, ed è un taciturno operaio emigrato dal sud Italia. Sopra il suo letto, al posto della tipica immagine devozionale, troneggia il rassicurante sorriso di Franco Causio, con la divisa della Juventus. La giornata di Pasquale inizia con uno sgradevole contrattempo provocato dallo scovolino del water, e prosegue con due robusti bockwurst a colazione. L'uomo lascia la casetta e la teutonica consorte per recarsi al seggio nel "profondo Sud" (Matera) a bordo della propria fiammante Alfa Romeo Alfasud rossa. Spaesato in un mondo così diverso dalla tranquilla periferia e dall'Italia che aveva lasciato, nel corso del viaggio - appena messo piede nel Bel Paese - inizia a subire una serie infinita di furti e vessazioni. Silenzioso per tutto il film, arrivato al seggio Pasquale dà vita ad un accoratissimo quanto esilarante sfogo verbale. Esasperato a causa dei continui torti subiti, in un dialetto indecifrabile ai suoi stessi compaesani, chiude il film in modo più che brillante, con una frase lapidaria, l'unica comprensibile a tutti.
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Dettagli personali |
Visto |
Sì |
Indice |
1724 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T2-Attori |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
99 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DivX |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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