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Arancia meccanica (1971)
Copertina Attore
Malcolm McDowell Alex de Large
Patrick Magee Mr. Alexander
Michael Bates Chief Guard
Warren Clarke Dim
John Clive Stage Actor
Adrienne Corri Mrs. Alexander
Carl Duering Dr. Brodsky
Paul Farrell Tramp
Clive Francis Lodger
Michael Gover Prison Governor
Dettagli del film
Titolo originale A Clockwork Orange
Genere Crimine; Drammatico; Thriller
Regista Stanley Kubrick
Produttore Stanley Kubrick; Si Litvinoff
Autore Anthony Burgess; Stanley Kubrick
Lingua Italiano
Censura R
Durata 136 min.
Nazione Gran Bretagna
Colori Colore
Valutazione IMDB 8.4
Trama
Alex è il capo dei Drughi, una banda di teppisti che trascorre le notti a rapinare e torturare persone nelle loro case, a pestare barboni e a scatenare feroci lotte con bande rivali. Alex vive con i genitori, ed è seguito da un Ispettore Giudiziario Minorile che controlla disperatamente le sue mosse. Due sono le cose che adora: l'«esercizio dell'amata ultraviolenza» e Beethoven, che chiama affettuosamente «il Ludovico Van».

Alex ed i suoi drughi amano ritirarsi di tanto in tanto al Korova Milk Bar, dove viene servito il "Latte Più", cioè latte rafforzato con droghe come la mescalina; il quale accentua la loro voglia di violenza e barbarie. I modi di fare di Alex sono crudi ed egoisti, talmente egoisti che i suoi compagni iniziano a sentirsi troppo comandati a bacchetta e si domandano cosa veramente rimanga loro in mano dopo le loro scorribande.

Una sera Alex organizza una rapina con i suoi Drughi nella casa di un'eccentrica collezionista d'arte (ufficialmente direttrice di un "centro dimagrante", più plausibilmente maitresse di una casa d'appuntamenti). Alex si presenta alla porta di ingresso chiedendo di poter entrare per usare il telefono, dato che un suo amico è stato vittima di un incidente stradale (trucco utilizzato anche in una precedente scorribanda). Questa scusa non convince l'eccentrica, la quale non gli apre la porta ed avverte la polizia. Il giovane Alex si fa strada entrando attraverso una finestra aperta al primo piano, fino a sorprendere la vecchia. Inizia una buffa scena di lotta tra i due, ma la donna si difende, ed Alex la uccide. Alex tenta la fuga. I suoi drughi sono fuori ad aspettarlo, ma uno di loro lo ferisce al volto spaccandogli una bottiglia di latte in faccia, facendolo cadere a terra e accecandolo temporaneamente. La polizia arriva e lo arresta con l'accusa di omicidio.

Portato in carcere, Alex si sente come una preda tra predatori, tra uomini più violenti di lui, ecco che cerca di rigare dritto accaparrandosi le simpatie del prete della prigione, imparando a memoria versi della Bibbia. Lì viene a conoscenza dell'iniziativa del nuovo Governo in carica, che promette la scarcerazione immediata, a patto che ci si sottoponga ad un innovativo programma di "rieducazione", il Programma Ludovico. Senza fare troppe domande, accetta tutte le condizioni e viene trasferito in un luogo popolato di medici in cui viene costretto a vedere scene di violenza su uno schermo, mentre gli effetti di una sostanza iniettata poco prima cominciano a fargli provare un dolore fortissimo ed una sensazione di «morte da soffocamento», come puntualizza il conduttore dell'esperimento. In questo modo, nel giro di due settimane viene completamente condizionato a provare quella stessa sensazione di soffocamento e dolore di fronte a qualsiasi stimolo evocato nei film che aveva visto: violenza, sesso e la Nona Sinfonia di Beethoven che faceva casualmente da sottofondo in un documentario nazista.

Alex viene liberato ed il Governo esalta il Programma Ludovico, salutandolo come soluzione ai problemi della criminalità violenta e del conseguente affollamento delle prigioni. Ma Alex non ha cambiato la sua natura: è semplicemente condizionato, prova nausea e dolore quando tenta anche solo di reagire ad una violenza, e si ritrova in una società estranea: i genitori hanno affittato la sua stanza, i suoi vecchi compagni sono diventati poliziotti («per dei vecchi Drughi come noi, il lavoro più adatto è questo»), e le sue vittime si vendicano. Al centro ormai di un caso politico, e trasformato nella vittima perfetta, incapace di esercitare il libero arbitrio, lo sfortunato Alex, dopo essere stato torturato dai suoi vecchi "drughi", bussa alla porta dello scrittore torturato da lui stesso anni prima. Egli, avendo capito chi si era presentato alla sua porta, chiama dei cospiratori politici che pongono al giovane ex capo drugo delle domande per far cadere il governo attuale e, dopo aver avuto le risposte desiderate, lo inducono al suicidio attraverso la tanto amata Nona Sinfonia di Beethoven.

Malconcio, e di nuovo tra i medici, si risveglia da un sonno profondo nel quale, si lascia intendere, qualcuno ha tentato di de-condizionarlo («quand'ero tutto a pezzi, mezzo sveglio e inconscio, quasi...facevo quel sogno, sempre: tutti questi dottori che pasticciavano pensosi con il mio Gulliver, il mio cervello...»). Riceve la visita del Ministro dell'Interno che, preoccupato per lo scandalo causato dalla sua storia, si assicura che il ragazzo stia dalla sua parte. Alex torna a promettere, ad accettare tutte le condizioni, stringe la mano al Potere e viene colto da una visione: di nuovo sesso, di nuovo la sua adorata Nona e, stavolta, una Società che lo approva.
Dettagli personali
Visto No
Indice 1737
Stato della collezione In collezione
Posizione T1-Drammatici
Collegamenti IMDB
Qualità 99
Dettagli del prodotto
Formato DivX
Regione Region 1
Nr di dischi/nastri 1
Note
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* Il film utilizza musiche classiche molto conosciute di Rossini e Beethoven; di Rossini è utilizzata l'ouverture dal Guglielmo Tell e le note della sua famosa opera La gazza ladra, di Beethoven il secondo movimento e - quale leitmotiv del film destinato a rimanere celeberrimo - il quarto movimento - Inno alla gioia - dalla Nona sinfonia.
* In un'intervista televisiva Malcolm McDowell racconta che l'utilizzo della canzone Singin' in the Rain nel film fu del tutto causale. Durante le riprese della scena del pestaggio e dello stupro a casa dello scrittore, Kubrick, non riuscendo a girare la scena in maniera convincente, chiese a McDowell di provare a cantare e ballare. McDowell improvvisò "Singin' in the Rain"; Kubrick ne rimase così entusiasta che dopo solo tre ore aveva già acquistato i diritti della canzone. [1]
* Modellato su un romanzo nel quale è già postulata la centralità della musica, convalidata dall'estensione da presenze musicali per circa tre quarti della durata complessiva, Arancia meccanica offre a Kubrick (1928 - 1999) l'opportunità di interrogarsi e proporre spunti di riflessione, proprio, sul valore della musica nella società, sul suo ruolo nella cultura di massa, sulle sue presunte virtù educative così come sugli impulsi "negativi" che, imprevedibilmente, essa riesce invece a coagulare e portare alla luce.

La dimensione dominante di questa colonna sonora è lo sbeffeggiamento, il sarcasmo, l'irrisione e nelle tracce trovano posto la Nona di Beethoven stravolta al synthetizer da Wendy Carlos (1939), maestra in queste trascrizioni poi una versione accelerata, poi, dell'ouverture del Guglielmo Tell rossiniano che commenta la sequenza, accelerata anch'essa, dell'orgia di Alex con le due fanciulle del Chelsea Drugstore, infine, troviamo la Musica per il funerale della regina Maria di Purcell. Il cineasta collega le musiche ad un'espressività musicale, platealmente, negativa e "degenerata" come quella di un rock satanico o ad una qualunque forma d'arte sospettabile di pregiudizio. Kubrick propone una meditazione sulla musica "alta", quella assoluta e intangibile dei Beethoven, Purcell e Rossini, qui dissacrata da atteggiamenti impertinenti, da "baffi alla Gioconda" ben diversi dall'ossequiosa riverenza ad essa tributata in 2001: Odissea nello spazio (1968). Simmetricamente, poi Kubrick trasferisce questa riflessione circa la natura ambigua ed indisciplinabile della musica anche su una pagina ben più recente e leggera, ma anch'essa "esemplare", a suo modo, in termini di morale: la cinematografica e fortunatissima "Singin' in the rain". Il brano viene caricato di valenze bizzarre e sconcertanti, al punto che lo scandalo musicale, e relativi dibattiti con feroci polemiche finiranno per focalizzarsi quasi più su questa popolarissima e virtuosa pagina che sui numerosi capitoli di musica colta di quale il lungometraggio è gremito. Le pagine classiche di Arancia meccanica sono sottoposte all' "appetibilizzazione" , procedura che permette l'avvicinamento e la demistificazione del protagonista dalle violenze perpetuate. Proprio quest'ultimo brano compare nell'incipit del film ad accompagnare l'auto rappresentazione di Alex e si ripresenterà in altre sequenze sempre associate al Korova Milk Bar, luogo di ritrovo della banda dei drughi, di cui diventa una sorta di tema associato.