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Indiana Jones e il Tempio maledetto (1984)
Copertina Attore
Harrison Ford Indiana Jones
Kate Capshaw Wilhelmina 'Willie' Scott
Jonathan Ke Quan Wan 'Short Round' Li
Amrish Puri Mola Ram
Roshan Seth Chattar Lal
Philip Stone Captain Phillip Blumburtt
Roy Chiao Lao Che
David Yip Wu Han
Ric Young Kao Kan
Chua Kah Joo Chen
Dettagli del film
Titolo originale Indiana Jones and the Temple of Doom
Genere Avventura ; Azione
Regista Steven Spielberg
Produttore Kathleen Kennedy; George Lucas
Autore Willard Huyck; Gloria Katz
Lingua Italiano
Durata 113 min.
Nazione USA
Colori Colore
Valutazione IMDB 7.5
Trama


1935, Cina. In un night la bella Willie canta e danza, mentre l’archeologo Indiana Jones negozia con un gangster per uno scambio di cimeli: il gangster vuole truffare e uccidere Indiana, che riesce a fuggire con Willie e un bambino cinese, Shorty. I tre, dopo un viaggio in aereo, si ritrovano in un villaggio indiano i cui abitanti sono terrorizzati dal maraja che vive in un palazzo vicino. Pare che gli uomini del maraja, i Thug, seguaci della dea Kalì, abbiano rapito i bambini del villaggio e trafugato una pietra sacra. Indiana va con Willie e Shorty al palazzo e di notte scopre nei sotterranei un tempio in cui si compiono sacrifici umani e si custodisce la pietra sacra. I tre protagonisti vengono catturati dai Thug. L’archeologo cercherà di liberare i suoi compagni d’avventura e i bambini del villaggio, schiavizzati dai Thug.

Il secondo capitolo della saga di Indiana Jones è, rispetto al primo, visivamente più cupo e tetro, ma al contempo più ironico e umoristico, e scivola spesso nel comico puro. Il senso dello spazio grande, vasto, arioso, prevalente nel primo episodio, si capovolge in un senso dello spazio ristretto, chiuso, opprimente. Sono più insistiti i rimandi a film, fumetti e serie tv d’avventura esotica degli anni ’30-’40, soprattutto al cinema di serie B. Non mancano i riferimenti ai generi del cinema classico hollywoodiano (kolossal, commedia sentimentale sofisticata, con le schermaglie amorose tra Indiana e Willie, e il musical, con il numero di Willie nella sequenze d’apertura, con coreografie simili a quelle di Busby Berkeley, esplicitanti un esotismo in stile Broadway). Come per il primo capitolo, siamo ancora di fronte a un’opera autoreferenziale, dalle forme metalinguistiche (il film come opera chiusa e completa in sé, che si riferisce soprattutto alla sua struttura interna): si afferma di nuovo un cinema fatto di movimento, dinamismo, spettacolo. L’insieme dei riferimenti si apre ancora al folklore, all’antropologia, a tradizioni, miti, religioni, occultismo (la dea Kalì, il vudù), anche se i richiami sono sdrammatizzati e l’opera resta sostanzialmente un film d’avventura e insieme una fiaba. Dominano sempre uno sguardo e un’indole ludici, fanciulleschi: l’infanzia s’impone come presenza fondamentale, portatrice di speranza e positività, con Shorty e i bambini del villaggio. Si torna su alcune tracce narrative già presenti nel primo capitolo: la ricerca di una pietra dal valore inestimabile e dalle qualità soprannaturali; la presenza dei quattro elementi naturali; i serpenti, gli insetti, il disgusto che suscitano.
Dettagli personali
Visto
Indice 2533
Stato della collezione In collezione
Posizione T2-Attori
Collegamenti IMDB
Qualità 94
Dettagli del prodotto
Formato DivX
Regione Region 1
Nr di dischi/nastri 1