Copertina |
Attore |
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Pierfrancesco Favino |
Roberto
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Monica Bellucci |
Alba
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Kseniya Rappoport |
Sara
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Michele Alhaique |
Carlo
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Glen Blackhall |
Yuri
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Piera Degli Esposti |
Giulia
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Arnaldo Ninchi |
Vittorio
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Marisa Paredes |
Dottoressa Campo
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Fausto Maria Sciarappa |
Dottore
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Dettagli del film |
Genere |
Commedia; Drammatico |
Regista |
Maria Sole Tognazzi |
Produttore |
Donatella Botti; Elisabetta Olmi |
Autore |
Ivan Cotroneo; Maria Sole Tognazzi |
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Lingua |
Italiano |
Durata |
102 min. |
Nazione |
Italia |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
6.1 |
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Trama |
oberto ama Sara. La ama la notte, la ama col sole, la ama lungo il fiume, dentro una macchina, sotto e sopra le lenzuola. Dopo avere interrotto una storia d'amore e di convivenza, a un passo dal matrimonio e dalla paternità, Roberto ha voglia di ricominciare e di sgombrare il cassetto del passato. Sara invece resiste al suo amore esagerato fino a trasformare un telefono spento in un silenzio assordante. Roberto indaga e scopre il tradimento. Sara ha fatto l'amore con l'uomo sbagliato, coniugato e amato più di lui. Disperato, Roberto la respinge e la pretende, la disprezza apertamente e la ama ostinatamente. Tra notti insonni, appostamenti notturni e passeggiate appannate, l'uomo che ama esaurisce gli eccessi e impara l'amore. Di che cosa parla Maria Sole Tognazzi quando parla d'amore? Parla di uno sguardo (maschile) attraversato dalla forza desiderante dei corpi e dal potere di attrazione della carne. Parla di un cinema del separarsi e del soffrirsi addosso per un amore che non ha più tempo, un amore in scadenza. Attraversando Torino, i suoi marciapiedi e i suoi portici, L'uomo che ama racconta la fatica di una storia che finisce, la pena del distacco e l'inevitabile autocombustione di un sentimento. La regista procede nel pedinamento psicologico del suo personaggio, il Roberto ossessionato (e ossessionante) di Pierfrancesco Favino votato all'eccesso dal cromosoma melodrammatico. Resta incollata a lui, senza perderlo mai di vista, seguendolo anche negli interstizi insignificanti e vuoti della sua giornata (fare la doccia, preparare il caffé, camminare per strada, guardare attraverso una finestra), dove si manifesta l'intensità dell'amore e dove poi si manifesterà la sua fine. La messa in scena della passione tra Sara e Roberto, che ha cessato di amare un'altra donna e di svegliarsi all' "alba" con lei, prepara la propria scomparsa e mima la propria rottura dentro un cinema di soli corpi, cuori e lacrime. Nel duetto Roberto parte svantaggiato perché, folgorato da Sara al primo incontro, sembra esserne la vittima predestinata. Ma vittima è pure l'Alba senza sorpresa della Bellucci. Perché l'uomo che ama oscilla disperato tra il rimpianto di chi ha cessato di amare e la paura di un amore appena arrivato e svanito in un fragoroso silenzio. L'amour fou di Favino diventa ridicola ostinazione per una relazione totale e perfetta soltanto nella sua testa. Lo sfondo dell' Uomo che ama è il normale ritratto di una realtà urbana in cui irrompe l'amore eccessivo del protagonista. Lungo il Po scorre un film declinato al maschile e riuscito soltanto a metà perché cerca di riassorbire il dolore piuttosto che capirlo, perché promette qualcosa di profondo nella scrittura e non lo mantiene nel visibile, perché si perde in spiegazioni continue e in storie e strade parallele, che conducono al lago o all'ospedale, perché cerca un equilibrio quasi impossibile tra il sorriso e il dramma, perché crea più attesa di quanto sia in grado di sopportare. Nondimeno, negli occhi di Favino, resta il calore di ciò che è insondabile. Quell'abbandonarsi, senza difese, al mistero del cuore. |
Dettagli personali |
Visto |
Sì |
Indice |
2557 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T4-CommItaliane |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
99 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DivX |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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