Copertina |
Attore |
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Lambert Wilson |
Le docteur Emmanuel François Xavier Bernier dit / Manu
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Pilar López de Ayala |
Josefina Maria Paredes dite : Fina
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Pascal Elbé |
Philippe
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Anne Brochet |
Cathy
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Andrée Damant |
Suzanne
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Florence Darel |
Isa
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Marc Duret |
Marc
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Liliane Cebrian |
La mère de Fina
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Luis Jaime Cortez |
Le père de Fina
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Catherine Erhardy |
Mme Charpentier - l'assistante sociale
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Dettagli del film |
Titolo originale |
Comme les autres |
Genere |
Commedia Romantica; Drammatico |
Regista |
Vincent Garenq |
Produttore |
Philippe Boeffard; Ève Machuel |
Autore |
Vincent Garenq |
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Lingua |
Italiano |
Durata |
90 min. |
Nazione |
Francia |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
6.6 |
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Trama |
Emmanuel e Philippe sono una coppia solida e innamorata, ma il desiderio di paternità di Emmanuel è talmente forte e la resistenza di Philippe talmente salda che la loro relazione si spezza. Una ragazza argentina incontrata per caso, in occasione di un tamponamento stradale, pare risolvere ciò che sembrava infattibile: farà lei un figlio a Manu, in cambio di un matrimonio di convenienza che la tolga dallo stato di clandestinità. Eppure i tre non hanno fatto i conti con gli imprevisti del caso, vale a dire dell'amore. L'opera prima di Vincent Garenq è uno specchietto per le allodole. Il tema della possibilità di una famiglia omoparentale si trasferisce dal dibattito etico-politico allo schermo cinematografico senza che questa traduzione comporti un reale cambio di registro: preoccupato di raggiungere un ampio target, Baby Love lascia dialogare tra loro le diverse posizioni, alterna slanci e pudori, mima una profondità di sguardo che non possiede. Garbato, sensibile, romantico è tutto ciò che la realtà in questi casi non sarebbe; cinema di evasione in senso letterale, fuga nella favola, tesi. Il campanello d'allarme, in questo senso, lo offre l'ambientazione: il pediatra Manu abita a Belleville, quartiere-laboratorio di integrazione multietnica, e ci tiene a farlo presente all'assistente sociale che esamina la sua candidatura a genitore adottivo, ma non c'è ragione nel film perché abiti lì piuttosto che altrove. È l'insolito per l'insolito, il detto al posto del mostrato. Tutto ciò non toglie nulla ad una pellicola che procede spedita, forte di ottimi attori –la coppia Lambert Wilson e Pascal Elbé, la bella intrusa Pilar Lopez De Ayala-, con una matematica dei sentimenti che nulla tralascia e nulla storpia e un unico neo di superficie nel doppiaggio. Tuttavia, in questo cinema dove l'amore omosessuale è uno sguardo rubato e quello del regista uno sguardo moderato, lo sguardo che emoziona di più è quello mancato, quello che la coppia felice sottrae alla madre surrogata: umano e disumano, credibilmente vero. Garenq raccoglie la sfida di raccontare una possibilità, ma non solo non ha il coraggio di scegliere se far star in piedi o meno il suo triangolo non euclideo, ma di fatto non cerca un'idea -non si pretende di regia ma almeno di sceneggiatura- per narare quella che in fondo è esattamente una ricerca d'identità. Sceglie la medietas della commedia dal retrogusto amaro, del divertimento rigato di dramma, pecca, in fondo, di prodigalità: dà un po' a ciascuno per piacere a tutti. Peccato che l'amore sia un sentimento esclusivo. |
Dettagli personali |
Visto |
No |
Indice |
2563 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T2-Commedie Straniere |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
98 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DivX |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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