Copertina |
Attore |
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Leonardo DiCaprio |
Richard
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Daniel York |
Hustler
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Patcharawan Patarakijjanon |
Hotel Receptionist
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Virginie Ledoyen |
Françoise
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Guillaume Canet |
Étienne
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Robert Carlyle |
Daffy
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Somboon Phutaroth |
Cleaning Woman
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Weeratham 'Norman' Wichairaksakui |
Detective
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Jak Boon |
Travel Agent
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Peter Youngblood Hills |
Zeph
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Dettagli del film |
Genere |
Avventura ; Commedia; Thriller |
Regista |
Danny Boyle |
Produttore |
Andrew Macdonald; Callum McDougall |
Autore |
John Hodge; Alex Garland |
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Lingua |
Italiano |
Durata |
134 min. |
Nazione |
USA |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
6.3 |
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Trama |
Richard è un turista americano in cerca di avventure nell'esotica Thailandia. In un alberghetto di Bankok fa la conoscenza di un mezzo folle che gli parla di un'isola segreta e paradisiaca e gli fa dono di una mappa del posto. In compagnia di una coppia di giovani francesi, Etienne e Francoise, Richard si spinge a nuoto fino alla terra promessa e la prima impressione che lo travolge è quella di aver realmente incontrato il luogo più bello ed incontaminato del mondo. Qui vive una comunità di moderni hippies, capitanata da una donna, Sal (Tilda Swinton); un gruppo apparentemente coeso e molto ospitale. Il punto del terzo film di Danny Boyle, alle prese con la difficile gestione del dopo-Trainspotting, è proprio questo: un'apparenza da sfatare. La comunità di sessantottini cresciuti, lungi dall'essere un tempio di pace e armonia, ben rappresenta il cuore di tenebra dell'essere umano, il luogo in cui –spogliato dei beni materiali- l'uomo è preda delle passioni più basse e meschine, dalla cupidigia alla gelosia, dall'indifferenza all'abitudine alla menzogna. In nome di un segreto da perpetuare (l'esistenza dell'isola non deve divenire fatto noto, pena la perdita della sua bellezza), gli abitanti si crogiolano nell'egoismo, scioccando l'ingenuo Di Caprio che si rifugia allora in un paradiso del tutto artificiale, scollandosi completamente dalla realtà fino a divenire il personaggio di un videogioco in stile "Rambo". Zeppo di citazioni, da Conrad (e annesso Coppola) al "Signore delle mosche", The Beach si perde strada facendo esattamente come accade al suo protagonista, finendo alla deriva nel moralismo e nello smarrimento narrativo. Il gioco, specie quello duro che sconfina nella crudeltà e nel cinismo, continua ad essere uno dei temi più cari a Danny Boyle, ma questa volta il regista si isola con la sua playstation, peccando dello stesso individualismo di cui peccano i suoi poco amati personaggi. Resta – impossibile da negare - la straordinaria forza delle immagini. |
Dettagli personali |
Visto |
No |
Indice |
2722 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T2-Commedie Straniere |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
99 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DivX |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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