Copertina |
Attore |
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Paul Bettany |
Priest
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Karl Urban |
Black Hat
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Cam Gigandet |
Hicks
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Maggie Q |
Priestess
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Lily Collins |
Lucy Pace
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Brad Dourif |
Salesman
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Stephen Moyer |
Owen Pace
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Christopher Plummer |
Monsignor Orelas
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Alan Dale |
Monsignor Chamberlain
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Mädchen Amick |
Shannon Pace
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Dettagli del film |
Genere |
Azione; Fantascienza; Horror; Thriller |
Regista |
Scott Charles Stewart |
Produttore |
Josh Bratman; Shareena Carlson |
Autore |
Cory Goodman; Min-Woo Hyung |
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Lingua |
English |
Durata |
87 min. |
Nazione |
USA |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
5.7 |
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Trama |
In un mondo in cui da sempre si combatte una lotta cruenta tra esseri umani e una particolare forma di vampiri-mostri, che poco hanno di raffinato e molto di animale, la Chiesa è riuscita ad avere la meglio addestrando all'arte del combattimento una legione di preti guerrieri. Grazie a loro è stata finalmente debellata la minaccia infernale. Il prezzo da pagare però è un dominio della Chiesa sulle città-roccaforte e sulle vite di tutti gli abitanti, in quanto protettori ufficiali dal male. Ma senza nemici da combattere è duro il reinserimento nella società per i preti-guerrieri, assillati da incubi e sensi di colpa che affondano le radici nei traumi delle molte battaglie combattute. Solo l'imprevedibile ritorno di una nuova orda di vampiri darà nuovo senso alla loro crociata e nuove preoccupazioni a una chiesa più intenzionata a sostenere di aver debellato la minaccia che a prendere le dovute contromisure. La coppia Scott Stewart-Paul Bettany torna ad occuparsi di cinema che incrocia fantascienza, religione e azione (con in più anche un po' di horror) dopo il magro risultato di Legion. Priest è un frullatone solo blandamente ispirato all'omonimo fumetto sudocoreano, di cui tiene parte dell'ambientazione western, e molto giocato su un campionario di soluzioni e atmosfere che guardano ad altro cinema. L'estetica di Sergio Leone (c'è anche un assalto al treno in corsa come in C'era una volta il West) applicata al dualismo bene/male, il post apocalitico desertico in stile Mad Max per le lande desolate e i malvagi incursori che dominano gran parte del film e il fantascientifico in stile Blade runner per l'affollata e distopica metropoli da cui tutto parte e a cui tutto tornerà, sono solo i più evidenti riferimenti di un frullato che ha però poco di postmoderno e molto di pigro. Stewart cerca l'azione frenetica e l'originalità con alcune curiose ellissi di montaggio e una fotografia giocata sul contrasto oscurità/luce accecante ma ottiene solo stordimento. L'unione di molte mitologie ed estetiche cinematografiche diverse dovrebbe generare un senso nuovo o essere asservita a un'idea di cinema in grado di manipolare abilmente icone e topoi ma qui sembra solo il frutto di una facile soluzione. In Priest tutto è immediato e dimenticabile, dalle motivazioni che spingono i preti-combattenti, alla colpa che martoria il protagonista, agli espedienti che utilizzano per farsi strada tra i vampiri-mostri, fino al piano d'attacco dei malvagi di turno. E alla fine anche il complotto oscurantista di una chiesa politica e vigliacca, sembra una facile opposizione logica (nonchè una ancor più facile e pigra metafora) da giustapporre alla ferrea morale dei preti-combattenti. Inconcludente il 3D. |
Dettagli personali |
Visto |
No |
Indice |
3504 |
Stato della collezione |
In collezione |
Data d'acquisto |
05/09/2012 |
Posizione |
T1-Horror |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
99 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DVD |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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