Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972)
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Copertina |
Attore |
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Giancarlo Giannini |
Carmelo Mardocheo/Mimí
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Mariangela Melato |
Fiorella Meneghini
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Turi Ferro |
Don Calogero/Vico Tricarico/Salvatore Tricarico
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Agostina Belli |
Rosalia Capuzzo in Mardocheo
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Luigi Diberti |
Pippino
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Elena Fiore |
Amalia Finocchiaro
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Tuccio Musumeci |
Pasquale
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Ignazio Pappalardo |
Massaro 'Ntoni
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Gianfranco Barra |
Serg. Amilcare Finnocchiaro
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Livia Giampalmo |
Violetta, bancarelaia
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Dettagli del film |
Genere |
Comedy; Commedia |
Regista |
Lina Wertmüller |
Produttore |
Romano Cardarelli; Daniele Senatore |
Autore |
Lina Wertmüller |
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Lingua |
Italiano |
Censura |
R |
Durata |
121 min. |
Nazione |
Italia |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
7.4 |
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Trama |
L'operaio siciliano Carmelo Mardocheo (Giancarlo Giannini) perde il posto di lavoro perché rifiuta di dare il voto ad un mafioso. È costretto ad emigrare a Torino lasciando a casa la giovanissima moglie Rosalia. A Torino si innamora della giovane sottoproletaria Fiore (Mariangela Melato) che gli dà un figlio.
Tornato a Catania scopre che la moglie (Agostina Belli) è rimasta incinta per opera di un brigadiere con cinque figli. Non potendogli sparare perché l'esperienza nel nord lo ha reso metallurgico e civilizzato, decide di vendicarsi mettendo incinta la moglie (Elena Fiore) dell'altro. Ottemperato l'impegno, mentre comunica la notizia al brigadiere davanti a mezzo paese, un killer della mafia uccide il brigadiere e gli mette la pistola in mano. Scontata la pena in carcere, il giorno dell'uscita trova ad aspettarlo una vera folla di otto bambini, la moglie fedifraga, l'amante torinese e la vedova del brigadiere. Per poterli mantenere è costretto a fare da galoppino elettorale ad un boss della mafia. Ma Fiore, che tutto aveva sopportato, ne ha abbastanza e lo abbandona. - - - Mimì metallurgico ferito nell'onore
Mimì, operaio siciliano di sinistra, viene licenziato a causa delle sue idee politiche. Costretto ad emigrare al nord, a Torino, per cercare un nuovo impiego, l'uomo lascia la moglie Rosaria. Giunto a Torino, Mimì trova lavoro come edile presso l'Associazione Fratelli Siciliani, che gli offre anche una sistemazione. Ben presto, però, Mimì capisce che l'associazione assistenziale è solo una facciata per coprire una serie di attività illecite della mafia. Dopo un attimo di titubanza, Mimì approfitta della situazione e fa carriera, grazie alla protezione mafiosa, in un'industria metallurgica. Nel frattempo si trova anche un'amante: Fiore, dalla quale ha un figlio. Quando però ritorna a Catania, con tanto di amante al seguito, Mimì scopre che sua moglie aspetta un figlio da un brigadiere della finanza. Deciso a vendicarsi Mimì seduce a sua volta la moglie del brigadiere e la mette incinta. Dopo che Mimì ha rivelato la verità al brigadiere, un sicario della mafia si mette in mezzo e per paura che l'uomo abbia una reazione contro Mimì, lo uccide. Mimì passa poco tempo in prigione finché la mafia lo fa scarcerare. All'uscita di prigione, diventa galoppino elettorale di un noto esponente mafioso. Si ritrova la moglie e l'amante con i rispettivi figli. Ma un giorno Fiore, l'unica che lo amava davvero, disillusa dalla situazione, lo abbandona. |
Dettagli personali |
Visto |
Sì |
Indice |
273 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T2-Attori |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
99 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DivX |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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