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La classe operaia va in paradiso (1971)
Copertina Attore
Volonté, Gian Maria Lulù Massa
Mariangela Melato Lidia
Gino Pernice Sindacalista
Castellaneta, Donato Marx
Dettagli del film
Genere Drammatico
Regista Elio Petri
Lingua Italiano
Durata 128 min.
Nazione Italia
Colori Colore
Valutazione IMDB 7,4
Trama
Lulù Massa è un campione del cottimo con cui mantiene due famiglie, finché un incidente gli fa perdere un dito. Da ultracottimista passa a ultracontestatore, perde il posto e l'amante, si ritrova solo. Grazie a una vittoria del sindacato, è riassunto e torna alla catena di montaggio. Con qualche cedimento di gusto, più di una forzatura e rischiose impennate nel cielo dell'allegoria, è un aguzzo e satirico ritratto della condizione operaia e della sua alienazione. Scritto da Petri con Ugo Pirro, è il 1° film italiano che entra in fabbrica, analizzandone il sistema e mettendone a fuoco con smania furibonda i vari aspetti, compresi i rapporti tra uomo e macchina, tra sindacato e nuova sinistra, tra contestazione studentesca e lotte operaie, repressione padronale e progresso tecnologico. Un Volonté memorabile, una bizzarra Melato, un incisivo Randone. Suscitò molte polemiche, anche e soprattutto a sinistra. Palma d'oro a Cannes ex aequo con Il caso Mattei.
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Ludovico Massa, detto Lulù, è un uomo di 31 anni con due famiglie da mantenere ed è un operaio con alle spalle già 15 anni di fabbrica, due intossicazioni da vernice e un'ulcera. Sostenitore e stakanovista del lavoro a cottimo grazie al quale, lavorando a ritmi infernali, riesce a permettersi l'automobile e altri inutili beni di consumo, Lulù è amato dai padroni che lo utilizzano per stabilire i ritmi ottimali di produzione ma odiato dagli altri operai della fabbrica per il suo eccessivo servilismo. Tuttavia, non è contento della sua situazione, i ritmi di lavoro sono talmente sfiancanti che arrivato a casa riesce solo a mangiare e ad annichilirsi davanti alla televisione, nessuna vita sociale, nessun dialogo con i propri cari, non riesce neppure più ad avere rapporti con la compagna. La sua vita continua in questa totale alienazione, che lo porta a ignorare gli slogan urlati e scritti dagli studenti fuori dai cancelli, finché un giorno ha un incidente sul lavoro e perde un dito.

Così improvvisamente Lulù si sveglia dal sonno dell'alienazione per ritrovarsi nell'incubo della sua misera vita, di cui finalmente prende coscienza; così si schiera contro il ricatto del lavoro a cottimo e aderisce alle istanze radicali degli studenti e di alcuni operai della fabbrica in contrapposizione alle posizioni più moderate dei sindacati. In breve tempo il fermento nella fabbrica aumenta e si arriva all'inevitabile scontro con la polizia. Il risultato di questo cambiamento è drammatico: Lulù viene abbandonato dalla compagna, licenziato in tronco dalla fabbrica e contemporaneamente abbandonato dagli studenti, che sostengono che il suo è un caso individuale e non di 'classe', ed emarginato anche dagli operai che non prendono nessun provvedimento per il suo licenziamento. Cerca, inutilmente, conforto nelle visite all'anziano Militina, un ex compagno di fabbrica costretto a finire i suoi giorni in manicomio; ma l'unica cosa che Lulù ottiene da queste visite è la scoperta che la sua alienazione si sta trasformando in pazzia. Ormai quando tutto sembra perduto i suoi compagni, grazie al sindacato, ottengono la sua reintroduzione in fabbrica alla catena di montaggio dove Lulù urlando, per superare il rumore assordante, di nuovo in balia dei ritmi frenetici della produzione, racconta ai compagni di un muro e di una fitta nebbia oltre i quali c'è il paradiso della classe operaia.
Dettagli personali
Visto No
Indice 3750
Stato della collezione In collezione
Data d'acquisto 08/02/2013
Posizione T4-Dram-Italiani
Qualità 99
Dettagli del prodotto
Formato DivX
Regione Region 1
Nr di dischi/nastri 1