Su un altissimo grattacielo londinese, la notte di San Silvestro, mentre imperversano botti e festeggiamenti, un presentatore televisivo in crisi matrimoniale e professionale decide di suicidarsi buttandosi giù dall'ultimo piano. Ma al momento decisivo si accorge di non essere da solo su quel grattacielo: c'è vicino a lui una donna disperata, senza lavoro e senza marito, alle prese con un figlio autistico. Anche lei sta per buttarsi giù. Ma spuntano anche una ragazzina di 15 anni, sedotta e poi lasciata da un ragazzo, e un musicista americano fallito, ora cameriere in una pizzeria, pure lui abbandonato dalla ragazza. Anche loro vogliono suicidarsi. Forse sono un po' troppi...
N. di pagine |
293 |
Altezza x Larghezza |
200
mm |
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Letto |
SI (24/04/2012) |
Negozio |
Trebisonda |
Collocazione |
Da cercare |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Fine Lettura |
24/04/2011 |
Collocazione Mia |
Non si sa dove |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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L'idea è molto buona. Quattro persone si incontrano tutti intenzinati a suicidarsi. Rinviata l'operazione, si frequentano, rimandando il momento finale più volte.
I personaggi sono molto sviscerati e raccontati. Peccato l'eccessivo turpiloquio che contenuto fa molto parlare quotidiano così come la sgrammaticatura. Così eccessivo da risultare fastidioso.
E la storia si trascina senza un vero sviluppo.