Le Langhe Della Memoria - Un Racconto Fuori Dal Mito, Con Testimonianze, Voci E Tracce Ritrovate Negli Archivi Famigliari
Donato Bosca
Priuli & Verlucca (2000)
In Raccolta
#180
9*
Ricordi del tempo che fu
Langhe
Copertina Rigida 9788880681601
Italiano
“Le Langhe non si perdono”, ha scritto Cesare Pavese. Ma non sempre è cosi. Le Langhe del destino avverso e dell’abbandono, della miseria materiale sovraccarica di ignoranza e di superstizioni sono un lontano retaggio di un mondo feudale, per troppo tempo ancorato ai suoi privilegi. Un mondo fatto spesso di sofferenze e di inganni, da rinnegare, di cui liberarsi. Un mondo di cui ci si è a lungo vergognati, ingombrante, rimosso. Proprio per questo il bisogno del recupero dell’identità, di un luogo dove i langhetti possano riconoscersi ed essere riconosciuti, appaesarsi, farsi terra e paese, dando spazio e fisicità alle voci dell’anima, è venuto alla ribalta in questi ultimi decenni con prepotenza, come un gesto di sfida. Di questa sfida, di un ritorno al paese ideale che tutti ci portiamo dentro, “che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”, Donato Bosca è stato e continua ad essere interprete. A contatto con persone che hanno ancora vissuto il tempo della tradizione orale, ha impegnato tutto se stesso nella ricerca della zona grigia dell’esistenza, essenziale per una comprensione non addomesticata della vita e della cultura, imbattendosi in masche, libri dei comando, guaritori, santi, renitenti, preti, padroni, servi, vinti e vincitori che hanno cercato nei riti consolatori della rappresentazione, della preghiera, del canto, della questua, del gioco e dell’affabulazione le ragioni del loro stare al mondo. Ne è scaturita una ricerca sul terreno che non è solo indagine di tradizioni, gesti, parole, trasmessi di generazione in generazione, da padre in figlio. È un’azione più complessa, ripetuta, mai conclusa, paragonabile al lavoro di dissodamento dei terreni messi a coltura, strappati al diserbo. Lavorando con ostinazione a questo suo microcosmo, lo studioso delle masche ha dato volto e luminosità al territorio che lo scrittore albese Beppe Fenoglio ha battezzato come “il vero Sinai delle colline”. E le Langhe vivono in questo libro come in un affresco nascosto sotto la calce, ripulito, tornato visibile. Un affresco con i sapori forti e delicati della storia e della poesia, senza enfasi né retorica, raccontato quasi con pudore. INDICE Introduzione Prefazione di Mario Cordero Prefazione di Franco Piccinelli Prefazione di Franco Vaccaneo Prefazione di Gianni Vercellotti PARTE I I protagonisti LE LANGHE DELLA MEMORIA racconto per immagini PARTE II Le testimonianze Nota introduttiva I BOSCA I BONA I PIO I CARMINE I NEBBIA Gli altri PARTE III Documenti. Allegati. Glossario
Dettagli prodotto
N. di pagine 240
Altezza x Larghezza 250 x 180  mm
Dettagli personali
Letto SI (04/03/2012)
Collocazione D3-to
Proprietario Zabot, Marco
User Defined Fields
Regalato da Rita
Fine Lettura 04/03/2012
Collocazione Mia D3-to
Da leggere No
Consultazione No
Num. Volte letto 1
Note
Un gran bel libro. Ruspante. I vari racconti, testimonianze degli abitanti del paese di San Donato (Mango, CN), sono entro la prima metà del secolo scorso. Ne viene fuori quanto dura era la vita in campagna, le relazioni di paese e con la chiesa, sempre al centro della vita con i suoi usi e costumi. Un documento assolutamente vero.