"E' il resoconto, minuzioso e crudele, d'un viaggio, d'un periodo trascorso fra gli astronauti americani, assistendo al loro lavoro, ai loro esperimenti, all'insorgere delle speranze, al cadere delle illusioni. Un libro che narra fatti realmente accaduti, ma che appaiono incredibili." (Il Mondo) Un libro coraggiosamente autobiografico: il diario di una donna moderna lanciata alla scoperta del nostro futuro, l'avventura del viaggio alla Luna e agli altri pianeti, il trionfo di una società tecnologica che con le cosmonavi e i calcolatori elettronici cambia perfino la morale e i sentimenti.
Dewey |
853.914 |
N. di pagine |
497 |
Altezza x Larghezza |
200
x
132
mm |
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Inizio Lettura |
10/04/2009 |
Fine Lettura |
26/04/2009 |
Collocazione Mia |
To-Left-2 |
Numero |
A-004 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Giudizio di parte. Di chi ha vissuto ed amato gli anni '60.
Fallaci scrive bene, è umana ed ha un senso critico notevole.
In questo suo diario si lascia contagiare dalle speranze di quegli anni. E' con un senso di angoscia che ci si rende conto di come le speranze siano state frustrate, ma non solo. Oggi non vediamo nuove speranze sostituire quelle di allora.
E' anche interessante notare come il mondo si sia sviluppato secondo linee del tutto inattese.
Forse anche chi è più giovane potrebbe leggerlo per capire quelli che in quegli anni erano giovani, forse i lori padri e madri