Due storie d'amore tormentate e insolite, ricche di umorismo eppure sottilmente inquietanti, ambientate in uno scenario angusto e surreale. Un romanzo tenero e crudele firmato da un giovane autore che ha già fatto molto parlare di sé.
"Ti prendo e ti porto via" raccoglie due vicende che avvengono e si intrecciano a Ischiano Scalo, un paesino di quattro case accanto a una laguna piena di zanzare.
Pietro e Gloria. Lui figlio “caratteriale” di genitori squallidi e sperduti, ragazzino timido e perseguitato dai compagni teppistelli; lei invece, figlia di un direttore di banca, bella, sicura e un po' arrogante.
Parallela scorre la vicenda di Graziano Biglia e Flora Palmieri. Lui è un playboy frikettone fallito; lei, una professoressa della scuola del paese, donna sola e misteriosa che tutti tengono a distanza.
Storie di ordinaria periferia, d’amore asfittico e spoetizzato ,che si avvicinano fino a toccarsi per intrecciarsi e poi ridividersi.
Dewey |
853.914 |
N. di pagine |
452 |
Altezza x Larghezza |
180
x
122
mm |
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Inizio Lettura |
28/05/2010 |
Fine Lettura |
01/06/2010 |
Collocazione Mia |
To-Left-2 |
Numero |
A-008 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Un intreccio di storie amare, tutte senza lieto fine.
Scritto bene e ti prende anche ma non c'era nessuna ragione per leggerlo ( grazie al cielo è una edizione economica). Che la vita non sia tutta rose e fiori, che i prepotenti abbiano sovente la meglio, che la vita sia anche fatta di piccinerie lo si sapeva non era quindi il caso di fare una lunga collezione di sfigati e di ammanircela.
Un tre stelle ci stà sia perchè, come detto, è scritto bene e perchè la storia scorre bene.
E' ben certo però che mi terrò lontano da Ammaniti in futuro.