« In Africa, una cosa è vera all'alba e falsa a mezzogiorno, e per questa cosa non si ha più rispetto di quanto se ne abbia per il bel lago dalla perfetta corona d'erba che si è visto oltre la pianura salina cotta dal sole. La mattina abbiamo attraversato quella pianura a piedi e sappiamo che il lago non esiste. Ma ora è là, assolutamente vero, bello e credibile.[1] »
Il cacciatore Pop, che è il grande amico di Hemingway, deve partire perché alla fattoria c'è bisogno di lui. Dopo aver dato molti consigli a Hemingway è così costretto a lasciarlo da solo al campo. Con lui c'è la moglie Mary. La situazione è difficile e nell'aria c'è molta tensione. Sembra infatti che una tribù ostile di Mau Mau wakamba possa attaccarli, ma tra vari imprevisti le battute di caccia proseguono con successo. In un villaggio situato sulle pendici del monte Kilimangiaro abita Debba, una giovane wakamba, che vorrebbe diventare la seconda moglie di Hemingway che non cerca certamente di dissuaderla.
Nel romanzo Hemingway ci fa conoscere la cultura degli uomini del safari, ci racconta le imprese compiute al loro fianco, ricorda i giorni trascorsi in Spagna e a Parigi e riflette sull'arte dello scrivere.
- - -
Scritto tra il 1954 e il 1956 dopo un soggiorno in Kenya e poi abbandonato da Hemingway (che riprese a lavorarci solo prima della morte) "Vero all'alba" è un romanzo autobiografico che narra la storia di un safari in un paese africano. Vent'anni dopo l'esperienza raccontata in "Verdi colline d'Africa", Hemingway descrive un paese che trova molto cambiato. Odori e colori del continente nero, descrizioni di caccia grossa e della rivolta dei Kikuyu contro i proprietari terrieri bianchi, si alternano con la storia d'amore che lega il narratore a una ragazza Wakamba. Conservato per anni nell'archivio delle opere non consultabili della Kennedy Library di Boston, il manoscritto è stato recuperato dal figlio Patrick che ne ha curato l'edizione.
N. di pagine |
377 |
Altezza x Larghezza |
225
x
150
mm |
Titolo originale |
True at first light |
|
Letto |
SI |
Collocazione |
To-Left-3 |
Proprietario |
Zabot, Marco |
|
Inizio Lettura |
09/09/2009 |
Fine Lettura |
14/09/2009 |
Collocazione Mia |
To-left-3 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
|
Ngui ->25->331->228
Gelosia->37->129
Albero ->276
Religione ->338
Mzuri sana. Ma che bello!
Leggere Hemingway è sempre estremamente piacevole. Scrive bene e riesce a farti sentire presente nei luoghi che racconta.
Nei libri sull'Africa poi c'è un lirismo e un amore che traspare che ti fa venire il desiderio di condividere quel mondo, certo oggi scomparso.
In questo lungo racconto, una specie di diario della sua esperienza in Kenia, c'è un profondo rispetto per le tradizioni delle varie etnie e rispetto per la fauna.
Il tema principale è desiderio di Mary di uccidere IL Leone (uno speciale , molto intelligente) e di sconfiggere la sua gelosia per Debba, che Papa Hemingway frequenta.
L'importanza della religione è enorme; ci sono tutte le religioni presenti e quando queste non bastano riescono a farne una nuova, di cui EH è il principale profeta così le cose saranno più semplici, perché loro potranno decidere cosa è bene e cosa è male
"In Africa una cosa è vera all'alba e falsa a mezzogiorno... "