La figura di Cesare come avventuriero è stata variamente abbozzata e accennata dagli studiosi che hanno scritto e narrato di lui. Mommsen per esempio l'ha assimilata a quella di "un grande giuocatore" mentre Napoleone, che se ne intendeva, ha attribuito a Cesare la passione per la guerra in quanto "bella occupazione", cioè attività professionale divertente, esaltante e, spesso, meravigliosamente remunerativa per i generali. L'autore pedina l'itinerario di questo eccezionale avventuriero senza sottrargli meriti ma anche senza indulgenze complici e reverenziali, per concludere nel riconoscimento di una personalità straordinaria, carica di quel fascino speciale.
Altezza x Larghezza |
230
x
150
mm |
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Letto |
SI |
Collocazione |
To-S-2C |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Inizio Lettura |
28/09/2010 |
Fine Lettura |
04/10/2010 |
Collocazione Mia |
To-S-2C |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Molto interessante scoprire il modus operandi della politica nell'antica Roma. La corruzione era tale da far apparire i beceri odierni quasi dei santi.
Cesare per avere la prima pretura si indebitò dell'equivalente odierno di 15 Miliardi di Euro. Sta a significare che chi glieli prestava sapeva che raggiunto il potere sarebbe stato in grado di rubare abbastanza da ripagare gli interessi che erano da strozzini.
Molto bella la figura del Cesare che ne risulta.