Frutto del disinganno e dell'abisso che l'epoca ha scavato fra realtà quotidiana e grandezza imperiale, il Don Chisciotte è unanimemente annoverato tra i classici della cultura occidentale. Nata dalla fantasia di Miguel de Cervantes, mentre era rinchiuso nel carcere di Siviglia, la storia del cavaliere errante e del suo fido scudiero Sancho Panza, che si svolge durante il regno di Filippo III di Spagna, ci induce a percorrere un itinerario al tempo stesso cavalleresco, etico, letterario, sociale e sentimentale. In una miscela di generi narrativi in voga, Cervantes supera il canone letterario, la norma unitaria, l'esclusione di temi e realtà, per comporre un mondo in cui nulla di umano è estraneo alla sua sensibilità,. Sfortunato e grande scrittore, Cervantes ha lavorato sul linguaggio componendo il primo romanzo moderno e al tempo stesso portando a maturità una lingua che si sarebbe poi diffusa oltremare, grazie alla vitalità che ha saputo darle il serrato dialogo tra il cavaliere e lo scudiero, eroi strampalati e umanissimi.
N. di pagine |
810 |
Altezza x Larghezza |
240
mm |
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Letto |
SI |
Collocazione |
To-S3C |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Inizio Lettura |
13/10/2010 |
Fine Lettura |
16/11/2010 |
Collocazione Mia |
To-S-3C |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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