Rubare la luna non è poi tanto difficile. Soprattutto per Beppe Manera, detto "Animalunga", alle spalle un'onorata carriera di ladruncolo di provincia, condita di furti in chiesa, risse, sbronze e periodiche villeggiature in galera. Oltre che facile, rubare la luna diventa quasi un dovere, il 21 luglio 1969. Perché in quella storica notte gli americani la luna se la stanno davvero prendendo, piantando la bandiera a stelle e strisce sulla superficie rugosa e argentea del nostro satellite. In "Furto di luna", Andrea Vitali racconta la più memorabile avventura dell'Animalunga e dei suoi famigliari - la devota consorte Venera Sbiaditi e il figlioletto Manuele - con l'attenzione e lo sguardo che fanno uno dei grandi scrittori italiani di questi anni: la curiosità per le loro vicende, un distacco che nelle loro traversie sa cogliere gli aspetti buffi, e spesso comici. E insieme un'affettuosa partecipazione per le gioie e le vicissitudini di tutti gli esseri umani, anche nelle loro umanissime debolezze.
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Letto |
SI (19/10/2014) |
Collocazione |
Calibre |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Inizio Lettura |
18/10/2014 |
Fine Lettura |
19/10/2014 |
Collocazione Mia |
Calibre |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Ancora un romanzo a Bellano ma questa volta uno dei caratteri è quello di un ragazzino che crede con fede al proprio padre.