Un uomo con un'eterna fidanzata lontana, e tre passioni; il mangiare, il bere e la letteratura. Trenta crimini da risolvere, crimini d'amore, d'interesse, di mafia, di ambizione, di esaltazione e di esplosivo furore. Un mondo feroce e violento, che affrontano con le armi della logica, ma anche della pietą e dell'umorismo.
Sono delitti d'amore, d'interesse, mafiosi o d'ambizione, di esplosivo furore o di logorante quotidianità. Li commettono vecchi e giovani, uomini e donne, belli e brutti, lascivi e moralisti, ignoranti e colti. Perché nel delitto c'è un'equanimità assoluta. L'unico denominatore comune in tanta varia umanità èforse solo l'atteggiamento umano di Salvo Montalbano che alla ferocia della vita oppone, con il suo personalissimo tratto stilistico impastato di lingua e dialetto, con la sua morale fatalista ma non rassegnata, le logore eppure sempre acuminate armi dell'uomo: l'intelligenza, l'ironia, la pietà.
Dewey |
853.914 |
N. di pagine |
355 |
Altezza x Larghezza |
197
x
126
mm |
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Inizio Lettura |
12/09/2010 |
Fine Lettura |
14/09/2010 |
Collocazione Mia |
To-Left-2 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Mi era piaciuto molto Il birraio di Preston ma questo primo Camilleri / Montalbano, se pur piacevole, mi lascia alquanto perplesso e mi fa ammirare moltissimo gli sceneggiatori, che si sono presi molte libertà, dei filmati televisivi.
Di questi 30 racconti alcuni sono più che racconti spunti, ben costruiti, simpatici, che attendono uno sceneggiatore o meglio uno scrittore che li amplii e finisca.
Quanto poi hai personaggi, chapeau al direttore del cast televisivo ed al regista che li ha trasformati in personaggi molto più brillanti e piacevoli.
Ma si può leggere !