Salutata al suo apparire dalla perplessità di critici e letterati, L'importanza di chiamarsi Ernesto - dopo un secolo di felicissima e intensa vita sui palcoscenici di tutto il mondo - è ormai universalmente riconosciuta come un geniale, straordinario e rigorosissimo "nonsense", che anticipa tutte le più moderne risultanze del teatro dell'assurdo.
Questa commedia fu scritta tra il 1894 e il 1895, in quel momento della vita di Wilde che precede la sua rovina, alla vigilia del processo che lo condurrà in carcere, e al quale egli va incontro testardamente e ciecamente, in una sorta di furia autodistruttiva.
Wilde scrive in quest'opera le sue pagine più disincantate e fresche, più spensierate e felici.
Dewey |
822.8 |
N. di pagine |
195 |
Altezza x Larghezza |
177
x
110
mm |
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Fine Lettura |
30/01/2006 |
Collocazione Mia |
Non si sa dove |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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