Un libro decisamente interessante. Scritto nel 1932 è una apologia della vita in tripolitania negli anni'20.
Scritto come si conveniva in quel tempo ( e pertanto interessante da scoprire) ricorda molto i topi aulici di 'Fascisti su Marte'.
Nella prima parte si esalta lo spirito guerriero, nella seconda lo spirito agricolo dei nuovi coloni e nella terza della vita.
Sempre pieno di descrizioni lunghe (a volte interessanti) è pieno di razzismo nei confronti degli arabi ed in particolar modo degli ebrei. L'esaltazione delle virtù italiche sarebbe davvero odiosa se non fosse attenuta da quello che era certo anche amore per l'Italia e sopratutto l'espressione di un sogno.
Peccato oggi sia così difficile sognare.