Il fotografo Victor Blainville odia le inchieste e i poliziotti. Passa il suotempo girovagando per i "passages" della città e immortalando le prostitute distrada. Quando scopre il cadavere di una donna, nella vetrina di una galleriadove gli hanno dato un misterioso appuntamento, non si accontenta difotografarlo: la posa del corpo è un'evidente citazione di una celebre foto diMarcel Duchamp. In cerca di indizi, entra in una libreria, e il nome dellaproprietaria è Rose, uno degli pseudonimi usati dall'artista dada. Iriferimenti a Duchamp continuano a moltiplicarsi, in una Parigi euforica perla vittoria delle sinistre, dove anche i poliziotti sono ormai democratici.
N. di pagine |
175 |
Altezza x Larghezza |
200
x
140
mm |
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Fine Lettura |
13/03/2013 |
Collocazione Mia |
To-Left-2 |
Numero |
S-007 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Un bel libro, assai strano. Trattasi di un 'giallo' o quasi. Un 68ino diventato giornalista e sopratutto fotografo viene coinvolto da ex compagni in una storia misteriosa, con cadaveri. Fin qui tutto normale. Ma ... anzitutto il libro a delle note, che per un giallo è una cosa strana- E servono. Perché la storia ruota attorno alle opere di un artista, Marcel Duchamp, ed in particolare su Etant Donnes e Grand Verre. Una storia un po' bislacca ma assai interessante nei quartieri parigini, principalmente 3° e 4° arrondissements.