Nonna Teresa si arrabbiò con Dio e con quanti continuavano a credere in Lui dopo la micidiale inondazione del fiume Dnepr. E' così che comincia la meravigliosa, magica storia di una famiglia cilena di origine ebreo-russa, una storia di antenati lontanissimi e mitici, reali e immaginari, che risalgono la corrente dei secoli attraverso la lente deformante dell'ironia e della parodia, per diventare romanzo e favola. L'incalzante fantasia di Alejandro Jodorowsky trasfigura e moltiplica gli eventi, mescolando storia e memoria, miracoli e follie. Ci sono antenati sempre avvolti da sciami d'api, stregoni e incantatori di serpenti, stupratori di vecchiette e attentatori anarchici; cappelle incantate e bordelli, terremoti, scioperi di minatori e cariche della polizia. Una saga travolgente che sa unire alla grazia delle novelle yiddish il realismo magico latinoamericano.
(dalla quarta di copertina)
Dewey |
863 |
N. di pagine |
331 |
Altezza x Larghezza |
200
x
130
mm |
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Letto |
SI (02/02/2013) |
Negozio |
La Feltrinelli, On line |
Collocazione |
To-S-1A |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Fine Lettura |
02/02/2013 |
Collocazione Mia |
To-S-1A |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Mai stato così difficile commentare un libro. A momenti mi è parso un capolavoro, in altri volevo smettere di leggerlo. Per questo non riesco a dargli delle stelle. In diversi momenti mi ha ricordato il Don Quijote perché anche questo è un libro epico. In altri mi ricordava il dissacrante Charles Bukowski. Ma qui c'è troppa volgarità, troppo sesso, troppo seme, esagerato. Se alcuni passi fossero meno violenti forse ne perderebbe in vigore ma certo avrebbe conquistato 5 stelle.