Ancora una volta il romanzo non è ben inquadrabile in un filone ben preciso: non è né un romanzo d'azioine né uno ricco di suspance né comico, né giallo, né tragico.Insomma, non è niente.
A parte gli scherzi quello di cui sto per parlarvi è un mediocre romanzo drammatico pubblicato nel 1990.
Il personaggio principale in questo romanzo è un papa: si tratta di papa Leone IV.
Naturalmente si tratta di un personaggio fittizio dato che l'ultimo papa con questo nome fu Leone XIII.
La narrazione è sostanzialmente la storia della rinascita dell' evoluzione di questo personaggio finalizzata ad una rinnovazione dell'ambiente clericale e della chiesa cattolica in generale.
La trama è ambientata sostanzialmente ai giorno d'oggi.Papa Leone XIV è, potremmo dire, l'antitesi del papa buono, clemente, elastico e moderno: il nostro personaggio è una sorta di reincarnazione dei papi del XVI secolo, un uomo irreprensibile, duro, dallo sguardo di giaccio e che non ha(e non ha avuto) paura di elaborare complesse macchinazioni pur di ottenere ciò che vuole, che si tratti dell'espulsione di un membra della curia fastidioso o della sua stessa elezione.
E' stato infatti egli stesso a portare il suo prdecessore all'"abdicazione" e sotto il suo papato si respirta una aria di oppressione e di acceso conservatorismo.
Ma Leone IV è appena venuto a sapere dal Dottr Salviati di avere un grave problema cardiaco e che dovrà sottoporsi ad un intervento per impiantare un By-pass a livello delle coronarie.Lo stesso medico informa il papa delle conseguenze dell'operazione: questo tipo di interventi riesce nel 80% e garantirà al papa almeno un altro decennio di vita, imprevedibili, però, sono le conseguenze psichiche successive alla convalescenza; non è raro, infatti, che persone sottoposte a questo tipo di intervento si ritrovino a diventare completamente diversi, un po' come se tornassero a nascere o se risorgessero, un po' come Lazzaro.
E' sarà proprio questa rinascita a portare Leone a riconsiderare il proprio operato e a decidere una riforma della chiesa, affinché anche questa, come lui, possa rinascere dalle proprie ceneri, dall' "ombra di una grande chiesa" che è inesorabilmente diventata nel corso dei secoli.
Il problema è se il nostro Lazzaro Redivivus ci riuscirà.
Per quanto mi riguarda devo dire che il romanzo è ben riuscito(cioé non ci sono incongruenze e stupidaggini colossali).La trama è abbastanza intricante e lo scrittore è stato abbastanza bravo nell descrivere il moto interiore del papa durante il suo cambiamento spirituale, così come è stato intelligente ad inserire nel romanzo anche altri spunti come la minaccia terroristica, i brutali metodi dei servizi segreti israeliani e il menefreghismo dello stato Italiano.
Insomma nella pentola ci sono tutti gli ingredienti per preparare un gran bel romanzo.
E allora perché a me non è piaciuto?Per il finale?No non direi.
Anche l'idea di narrare alcuni aspetti meno conosciuti della chiesa, dalle "faide di corte" ai vari organi ecclesiastici moderni(ma ancora antiquati) è una mossa azzeccata.Eppure il romanzo è a tratti semplicemente noioso.
Semplicemente non è riuscito a farmi nascere la voglia di continuare a leggere per vedere come andava a finire la storia(se non, forse, verso nel finale).
Semplicemente perché Morris West non è stato in grado di sviluppare meglio la sua idea di dare corposità a un romanzo che, date le premesse, DOVEVA essere migliore.
Semplicemente(e sono 4...) West aveva la ricetta per un ottima pietanza, ma la ricetta da sola non basta, ed infatti il risultato finale è poco più che insipido.
Dewey |
823 |
N. di pagine |
319 |
Altezza x Larghezza |
220
mm |
|
Letto |
SI (24/07/2012) |
Collocazione |
CP-C1 |
Proprietario |
Biblioteca CP |
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Fine Lettura |
24/07/2012 |
Collocazione Mia |
CP-C1 |
Dettaglio Collocazione |
Cassa-1 |
Anobii |
48 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Ottimo libro di M.West. Un po' (poco) thriller e molto un'indagine nel vissuto di un uomo e nelle sue convinzioni religiose o meglio nel modo di presentare il Cristianesimo alle persone. Davvero molto interessante.