Copertina |
Attore |
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Nicole Kidman |
Virginia Woolf
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Julianne Moore |
Laura Brown
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Meryl Streep |
Clarissa Vaughan
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Stephen Dillane |
Leonard Woolf
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Miranda Richardson |
Vanessa Bell
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George Loftus |
Quentin Bell
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Charley Ramm |
Julian Bell
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Sophie Wyburd |
Angelica Bell
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Lyndsey Marshal |
Lottie Hope
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Linda Bassett |
Nelly Boxall
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Dettagli del film |
Genere |
Drammatico |
Regista |
Stephen Daldry |
Produttore |
Michael Alden; Robert Fox |
Autore |
Michael Cunningham; David Hare |
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Lingua |
Italiano |
Censura |
13 |
Durata |
114 min. |
Nazione |
USA |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
7.6 |
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Trama |
Dal libro di Michael Cunningham, emergentissimo autore americano già insignito di Pulizter. Storia di tre donne legate dal romanzo “Mrs Dalloway” scritto da Virginia Woolf e letto dalle altre due con risultati devastanti. Prima storia: della stessa Woolf (Kidman, deturpata per assomigliare all’originale), fine anni venti, Inghilterra, quando la scrittrice non riesce ormai più a controllare il suo mortale esaurimento (infatti si annegherà riempiendosi le tasche di sassi). La seconda è quella di Laura (Moore) a Los Angeles 1949, che ha, fra le altre angosce, un marito dolciastro e convenzionale che le fa odiare la vita e il figlio: li abbandonerà per trovare se stessa. Infine ecco Clarissa, editor newyorkese ai giorni nostri, che sostiene un poeta morente di AIDS (che poi è il figlio abbandonato da Laura). Tutte le donne sono rigorosamente lesbiche e gli uomini rigorosamente gay. La qualità letteraria del romanzo si traduce nel più verboso esercizio della storia del cinema, dove l’intelligenza, tanto sottile e snob quanto letteraria (appunto), non riesce mai ad essere afferrata e consumata dallo spettatore. Si assiste a esibizioni di problematiche e dolori riferiti a una nicchia umana di cultura esclusiva e aristocratica che appartiene a così pochi e “particolari” da smarrire un significato che valga per i poveri mortali. Incomprensibili le nove nomination all’Oscar. O meglio, sono comprensibili alla luce dell’ingenuità americana, che spesso confonde ciò che è intelligente e profondo con ciò che è complicato e superfluo. Parliamo di cinema naturalmente. Allo spettatore puoi certamente imporre il dovere e il ricatto della noia (9 nomination! e come fai a dire che non ti piace?), è un gioco assodato di certi autori, ma perché applicare al più bel volto del cinema il più brutto naso della letteratura? Certo, le tre protagoniste sono bravissime, ma si sapeva. |
Dettagli personali |
Visto |
No |
Indice |
792 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T1-Drammatici |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
96 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DivX |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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