Amici miei - Atto II (1982)
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Copertina |
Attore |
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Ugo Tognazzi |
Lello Mascetti
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Gastone Moschin |
Rambaldo Melandri
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Adolfo Celi |
Professor Sassaroli
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Renzo Montagnani |
Necchi
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Milena Vukotic |
Alice Mascetti
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Franca Tamantini |
Carmen
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Angela Goodwin |
Nora Perozzi
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Alessandro Haber |
Vedovo
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Domiziana Giordano |
Noemi
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Tommaso Bianco |
Fornaio
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Dettagli del film |
Genere |
Commedia |
Regista |
Mario Monicelli |
Produttore |
Aurelio De Laurentiis; Luigi De Laurentiis |
Autore |
Leonardo Benvenuti; Piero De Bernardi |
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Lingua |
Italiano |
Durata |
130 min. |
Nazione |
Italia |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
7.9 |
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Trama |
La morte del Perozzi che chiudeva il primo episodio viene "risolta" nel secondo film con un abile espediente narrativo, che muove avanti e indietro nel tempo i nostri cinque amici con un dosato ricorso al flashback. Tutti i temi guida del primo atto (la frustrazione erotica del Melandri, la gelosia del Necchi, i problemi familiari del Perozzi, la noia del Sassaroli e la aristocratica decadenza del Conte Mascetti) vengono ripresi e sviluppati nel secondo atto. Renzo Montagnani interpreta il Necchi, mentre Paolo Stoppa, nei panni di un ostinato usuraio fiorentino, regala una delle sue ultime apparizioni cinematografiche.
Il tempo scorre velocemente, vecchi rancori e antiche incomprensioni mai sopite scavano con l'età nuove solitudini. Il Conte Mascetti non sopporta lo scherno e il dileggio dei suoi tre amici e viene colto da un ictus che lo condannerà per sempre all'infermità.
Il film si conclude con l'immagine tristissima di un conte impotente e paraplegico affidato alle insopportabili attenzioni familiari e alle cure sarcastiche dei suoi compagni di zingarate.
Va notato un messaggio finale del film (frainteso molto spesso), un messaggio che dà al sentimento dell'amicizia un alto significato simbolico. I tre amici portano il conte Mascetti ai campionati di atletica per paraplegici: il conte Mascetti corre in carrozzina ed è ultimo nella competizione: Necchi, Melandri e Sassaroli lo incitano dalle gradinate a gran voce, gridandogli che l'importante è partecipare, e commuovendosi fino alle lacrime vedendo l'amico ridotto così male nel fisico e depresso nello spirito, e proprio per questo non gli fanno mancare tutto il loro amore fraterno, il supporto morale e materiale.
In realtà non è solo questo, la chiave corretta per interpretare quest'ultimo stralcio di pellicola è proprio nella definizione della commedia all'italiana. Infatti si nota che il Mascetti si è iscritto alla gara come rappresentante del Pisa e che sta perdendo la gara 'di proposito' per far figurare i Pisani ultimi in classifica; si tratta quindi dell'ennesima zingarata. Ricordiamo che i protagonisti vivono a Firenze, e non corrono buoni rapporti tra le due città.[1] Negli attimi finali del film, quel sorriso traverso, strappato ad un uomo che credeva di essere ormai abbracciato dalle offese dell'età e della tragedia che l'aveva costretto all'inabilità, e quegli Amici che dimostrano quanto il loro legame sia profondo, continuando ad includere lo sfortunato Mascetti nelle loro trovate e 'zingarate', concludono l'ultima burla di questo capolavoro.
Lo spirito goliardico che sbeffeggia la morte, la tristezza, l'angoscia di vivere e (in questo caso) l'handicap fisico rimane ben scolpito nel cuore del gruppo, inossidabile a tutte le disavventure e al passar inesorabile del tempo. |
Dettagli personali |
Visto |
Sì |
Indice |
995 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T3-Serie |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
99 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DVD |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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