Amici miei - Atto I (1975)
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Copertina |
Attore |
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Ugo Tognazzi |
Lello Mascetti
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Gastone Moschin |
Rambaldo Melandri
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Philippe Noiret |
Giorgio Perozzi
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Duilio Del Prete |
Necchi
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Olga Karlatos |
Donatella Sassaroli
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Silvia Dionisio |
Titti
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Franca Tamantini |
Carmen
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Angela Goodwin |
Nora Perozzi
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Milena Vukotic |
Alice Mascetti
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Bernard Blier |
Righi Niccolò
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Dettagli del film |
Genere |
Commedia |
Regista |
Mario Monicelli |
Produttore |
Carlo Nebiolo; Andrea Rizzoli |
Autore |
Leonardo Benvenuti; Piero De Bernardi |
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Lingua |
Italiano |
Censura |
R |
Durata |
140 min. |
Nazione |
Italia |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
8.3 |
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Trama |
Il film ruota intorno al racconto inesauribile delle trovate goliardiche con le quali 5 amici cinquantenni, nella Firenze a cavallo degli anni '60 e '70, cercano di prolungare lo stato felice della propria infanzia, fuggendo le responsabilità ed i tormenti della vita adulta.
Il conte Mascetti (Ugo Tognazzi) è un nobile decaduto che, dopo aver speso - o meglio, sperperato - due eredità (la sua e quella della moglie), non riesce a far fronte al sostentamento della propria famiglia, ma che coltiva ciononostante il gusto del buon vivere e la passione per le relazioni clandestine, nonché un'inossidabile dignità e senso dell'ospitalità. Il Perozzi (voce narrante del film, interpretato da Philippe Noiret) è uno squinternato giornalista di cronaca che cerca di sfuggire la disapprovazione che gli riversano contro quotidianamente il figlio e la moglie, tradendo quest'ultima con la moglie del fornaio. Il Melandri (Gastone Moschin) è un anonimo architetto alla perenne ricerca di una donna, per la quale sarebbe anche disposto ad abbandonare i suoi tre amici, salvo ravvedersi all'ultimo momento. Il Necchi (Duilio Del Prete) è invece un barista ed è proprio nel suo locale con annessa sala biliardo che prendono vita le zingarate alle quali lui stesso partecipa puntualmente. Ai quattro amici di sempre si aggiunge, nel corso della narrazione, il professor Sassaroli (Adolfo Celi) un brillante primario ospedaliero annoiato dalla professione il quale diventerà in breve uno dei pilastri del gruppo e sotto la cui spinta le bravate prenderanno nuova vitalità. Del Sassaroli, in nessuno dei tre episodi, non viene mai citato il nome di battesimo.
La vita dei cinque goliardi sembra snodarsi quotidianamente nella sola annoiata ricerca dello scherzo e del divertimento quando irrompe sulla scena la morte improvvisa di uno dei membri del gruppo. Il riso e il pianto, l'ironia e l'amarezza vivono una commistione perfetta che raggiunge l'apice nella scena finale, quando i quattro superstiti, pur piangendo il compagno morto, trovano egualmente lo spirito per mettere a segno una nuova zingarata, in una vena dissacratoria che rimane inarrestabile e che arriva a sbeffeggiare e ridicolizzare anche la morte. Il finale, anche se non esattamente "lieto", lascerà comunque un sorriso velato di amarezza sulla bocca degli spettatori.
Si chiude così un capolavoro della commedia all'italiana: con quella risata che squarcia l'anima, e la cui ricerca è il comune denominatore dell'opera di Sordi, De Sica, in parte Totò. Una menzione particolare per la meravigliosa colonna sonora, firmata da Carlo Rustichelli. |
Dettagli personali |
Visto |
Sì |
Indice |
1813 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T3-Serie |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
99 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DVD |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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