Mio fratello è figlio unico (2007)
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Copertina |
Attore |
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Elio Germano |
Accio Benassi
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Riccardo Scamarcio |
Manrico Benassi
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Angela Finocchiaro |
Amelia Benassi
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Massimo Popolizio |
Ettore Benassi
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Ascanio Celestini |
Padre Cavalli
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Diane Fleri |
Francesca
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Alba Rohrwacher |
Violetta Benassi
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Vittorio Emanuele Propizio |
Accio adolescent
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Claudio Botosso |
Prof. Montagna
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Antonino Bruschetta |
Segretario Bombacci
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Dettagli del film |
Genere |
Commedia; Crimine; Drammatico |
Regista |
Daniele Luchetti |
Produttore |
Marco Chimenz; Matteo De Laurentiis |
Autore |
Antonio Pennacchi; Daniele Luchetti |
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Lingua |
Italiano |
Censura |
Unrated |
Durata |
100 min. |
Nazione |
Italia |
Colori |
Colore |
Valutazione IMDB |
7.1 |
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Trama |
Il film, ambientato tra gli anni '60 e '70, racconta dei fratelli Benassi, Antonio, detto Accio (Elio Germano) e Manrico (Riccardo Scamarcio).
Accio, dodicenne,entra in seminario. Il sogno da bambino è quello di aiutare gli "ultimi". Accio capisce dopo poco che il seminario non è la sua vita, e torna a Latina. Iniziano i primi contrasti con la famiglia. Fa amicizia con il venditore ambulante di tovaglie del quartiere, Mario, che gli insegna cosa sia il fascismo. Accio, che non è molto più che un ragazzino ribelle, si iscrive al Movimento Sociale Italiano. Suo fratello maggiore, Manrico, è sempre occupato nelle battaglie degli operai. Lavora in fabbrica, fa parte della sezione comunista e organizza spesso scioperi, occupazioni e manifestazioni, spesso scontrandosi con Accio e i suoi compagni di partito. Manrico ha una relazione con una sua compagna di politica, Francesca. Con questa Accio instaura un rapporto di amicizia.
La fede nel fascismo di Accio inizia a vacillare quando blocca Mario e gli altri suoi "amici", decisi a bruciare l'auto di Manrico. La rottura definitiva avviene in occasione di un concerto, durante il quale irrompe un gruppo di fascisti. I rapporti tra Manrico e Accio però si interrompono quando quest'ultimo assiste alla morte di Mario, in realtà vittima di un attacco cardiaco e sulla cui morte nessuno indaga. Accio tuttavia scappa. Dopo un anno passato presso una famiglia, Francesca passa a prendere Accio, chiedendogli di aiutarla ad accudire il figlioletto avuto da lei e Manrico, Amedeo, che il padre non visita da due anni. Accio si rifiuta e per più di un anno di suo fratello e di Francesca non sa nulla.
Un giorno Manrico chiama il fratello, chiedendogli di portargli a Torino i soldi che troverà nascosti nell'armadio, rapinati anni prima sparando al suo datore di lavoro. Arrivato a Torino, Accio chiama Francesca che però butta immediatamente giù il telefono, ma è troppo tardi perché la linea è infatti intercettata dalla polizia, in cerca di Manrico. Dopo un breve inseguimento, Manrico viene ucciso da due poliziotti, e Francesca viene arrestata.
Accio torna a Latina con il piccolo Amedeo. Una notte Accio si introduce nel municipio alla ricerca del fascicolo con le persone assegnatarie delle case popolari. Accio chiama tutti gli assegnatari, compresa la sua famiglia, e li chiama all'occupazione delle nuove case.
La scena finale mostra Accio che guarda il tramonto sul mare dal terrazzo della nuova casa, con un sorriso sulle labbra. Girandosi, ammicca a se stesso bambino. Finalmente Accio ha trovato la serenità, non seguendo (o meglio, lasciandosi trasportare) dagli ideali del fascismo o del comunismo, ma seguendo il sogno altruistico di un bambino, ovvero quello di "aiutare gli ultimi". |
Dettagli personali |
Visto |
No |
Indice |
1871 |
Stato della collezione |
In collezione |
Posizione |
T4-Dram-Italiani |
Collegamenti |
IMDB
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Qualità |
99 |
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Dettagli del prodotto |
Formato |
DivX |
Regione |
Region 1 |
Nr di dischi/nastri |
1 |
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