La mattina del 2 luglio 1996, il SETI (il programma di Ricerca di Intelligenze Extraterrestri) avverte uno strano rumore, classificato come probabile segnale dal cosmo di una forma di vita. In breve tempo viene rilevato un gigantesco oggetto, grande 550 chilometri di diametro, quanto un quarto della Luna, in avvicinamento dallo spazio; viene scartata l'ipotesi del meteorite perché inizia a rallentare. Subito dopo vengono monitorati una quindicina di "frammenti" che sembrano staccarsi da esso, grandi ognuno 25 chilometri di diametro, e il mondo viene messo a soqquadro dall'arrivo di gigantesche astronavi aliene che iniziano a posizionarsi sopra i più grandi centri abitati del pianeta.
Per coordinare l'attacco sull'intero pianeta, gli alieni utilizzano la rete di satelliti terrestre per farvi rimbalzare un segnale di sincronizzazione (un conto alla rovescia), disturbando così le normali trasmissioni. David è uno specialista in telecomunicazioni e nel tentativo di rimediare ai disturbi sulle comunicazioni riesce ad interpretare il segnale anomalo. Per far giungere la notizia al Presidente, David decide di recarsi con l'auto del padre alla Casa Bianca. Qui la sua ex-moglie Connie riesce a farlo entrare ed a farlo parlare col Presidente. Il Presidente, messo al corrente della scoperta, ordina l'evacuazione delle città minacciate (con scarsi successi, visto che mancano 27 minuti al termine del conto alla rovescia) e si prepara a lasciare Washington assieme al suo staff.
Alla fine del conto alla rovescia le astronavi aliene aprono il fuoco sulle città sopra alle quali erano piazzate. In particolare a New York la nave aliena si piazza sopra l'Empire State Building e distrugge il grattacielo con il suo raggio mortale. L'esplosione travolge il resto della città, in un oceano di fuoco e fiamme, cadono anche le Torri Gemelle e la Statua della Libertà. Stessa sorte tocca Los Angeles.
Anche la Casa Bianca viene rasa al suolo dalle forze aliene, ma prima che accada ciò, gli uomini della sicurezza fanno salire il Presidente Thomas J. Whitmore e sua figlia, insieme ai principali collaboratori e a David, suo padre e Constance, sull'Air Force One.
Per contrastare l'attacco dei micidiali alieni, vengono inviati i comandanti degli F-18 della marina militare statunitense. Tra questi, Steve Hiller e il suo amico Jimmy Wilder (Harry Connick Jr.); nella battaglia, le forze terrestri si accorgono che le navi aliene sono dotate di uno scudo deflettore in grado di respingere i colpi delle armi da fuoco e dei missili.
Quando gli alieni si vedono attaccati dai terrestri, liberano un nugolo di navicelle da guerra che in breve distruggono come mosche i caccia terrestri soprattutto perché anche loro protette da scudo. Anche Jimmy Wilder e il suo amico Steve Hiller sono coinvolti nel combattimento: Jimmy muore, mentre Steve si fa inseguire da un velivolo in un canyon. Qui inganna l'avversario lanciandogli contro il paracadute dell'aereo per facilitare gli atterraggi; mentre la visuale dell'alieno è coperta, Steve si eietta lasciando che il suo aereo si schianti contro la parete rocciosa. Quando il paracadute si toglie l'alieno si ritrova ormai fra le fiamme e i rottami dell'aereo di Steve, riesce a cabrare per evitare la parete diretta ma non abbastanza in tempo da toccarla di striscio e atterrare rovinosamente nel deserto. Steve stordisce l'alieno dentro la navicella per portarlo in una base militare.
L'Air Force One atterra nei pressi dell'Area 51, nei cui sotterranei, all'insaputa del Presidente stesso, vengono analizzati, dagli anni '50 ad oggi, i corpi di alieni precipitati a Roswell, nel New Mexico e una navicella aliena che i tecnici hanno rimesso a posto. Anche Steve Hiller raggiunge l'Area 51, portando con sé l'alieno stordito, il quale viene subito sottoposto ad esame dall'équipe capeggiata dal dottor Brackish Okun (Brent Spiner). Durante l'esame l'alieno si riprende, aggredisce il reparto intero e si impossessa del corpo del dottor Brackish, attraverso il quale minaccia il genere umano, e viene infine ucciso da tre ufficiali, mentre tenta di uccidere il presidente Whitmore.
In seguito alla scoperta che lo scopo degli alieni è il totale annientamento dell'umanità, Whitmore autorizza l'uso di armi nucleari contro le navi aliene. Anche questo tentativo fallisce però miseramente a causa dello scudo protettivo delle astronavi.
David Levinson sviluppa un piano per rimuovere lo scudo di difesa delle astronavi aliene, permettendo così un contrattacco terrestre. Usando l'astronave precipitata a Roswell (pilotata da Steve Hiller), David giunge all'interno della astronave madre, in orbita nello spazio, e la infetta con un virus informatico disabilitando gli scudi di tutte le navi aliene (le quali vengono infettate dal virus attraverso l'astronave madre). Sprovviste di difese, le navicelle aliene vengono facilmente abbattute dai caccia terrestri, ma le gigantesche astronavi, seppur subendo danni, continuano a galleggiare nell'aria. Per poter utilizzare il loro potente raggio, gli alieni devono aprire la parte inferiore dell'astronave, mettendone l'interno allo scoperto. Quando gli alieni si apprestano ad aprire il fuoco contro l'Area 51, l'ultimo pilota ad avere ancora un missile (Russell Casse) si lancia all'attacco e, visto che non riesce a sganciare il missile, si sacrifica lanciandosi contro l'arma aliena. L'esplosione innesca una reazione a catena che fa precipitare l'astronave in fiamme. La notizia viene divulgata a tutte le squadriglie del mondo cosicché possano anche loro abbattere le altre astronavi. Nel frattempo Steve e David lanciano un missile nucleare temporizzato all'interno dell'astronave madre aliena e riescono a fuggire poco prima che questa esploda. Gli alieni, in rotta dopo la distruzione della loro nave madre vengono così sconfitti.
Steve e David atterrano nel deserto del sale, dove li attendono Julius - il padre di David - Constance - l'ex-moglie - e Jasmine - la fidanzata di Steve, lì i protagonisti assistono alla distruzione di una nave aliena "in sostituzione" dei fuochi d'artificio del 4 luglio. |