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Adriano Olivetti-La forza di un sogno (2013)
Copertina Attore
Luca Zingaretti Adriano Olivetti
Stefania Rocca
Massimo Poggio
Dettagli del film
Genere Biografico; TV
Regista Soavi, Michele
Produttore Barbbareschi, Luca
Lingua Italiano
Durata 240 min.
Nazione Italia
Colori Colore
Trama
Adriano Olivetti - La forza di un sogno, a un primo sguardo può apparire come la solita fiction agiografica della Rai, della serie: prendi un personaggio e ricavane un santino. Indubbiamente un po' lo è, anche se risulta difficile leggere in chiaroscuro una biografia come quella dell'imprenditore piemontese, figura straordinaria di uomo d'azienda ma anche di editore, intellettuale, politico, visionario e utopista.

Ma a parte le critiche più strettamente televisive che possiamo rivolgere alla fiction, che qualche volta appare eccessivamente didascalica mentre altre volte indugia un po' troppo sul buonismo e la storia esemplare (per esempio nella vicenda sentimentale tra la ragazza madre assunta e il giovane ingegnere), non si può mancare di apprezzarne la programmazione su Rai1. Perché in un periodo come questo, anche se magari in modo grossolano e storicamente un po' naif, ci ricorda una figura di imprenditore e umanista, o meglio sarebbe dire di imprenditore umanista, che fa bene ricordare, da cui sarebbe utile prendere un po' d'ispirazione.

Perché, dopo aver visto la prima parte della fiction di ieri sera (stasera c'è la seconda parte), viene da domandarsi con una certa angoscia: ma esistono ancora imprenditori di questo tipo? Esiste ancora il patron dell'azienda che nel passaggio della proprietà al figlio dice: ricorda solo una cosa, non licenziare mai gli operai? Esiste ancora, nel nostro mondo globalizzato fatto di delocalizzazioni, sfruttamento della forza lavoro, precariato a vita, nuove schiavitù, rimozione dei diritti, un imprenditore che pensa alla qualità della vita della sua forza lavoro? Che progetta biblioteche, asili, cinema all'interno dell'azienda, che investe tutti gli utili sul lavoro, che si preoccupa del cotesto sociale? Sì, da qualche parte, a volere essere ottimisti, si trovano anche. In Italia, sinceramente, no. Purtroppo Olivetti non ha lasciato eredi

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Adriano Olivetti-La forza di un sogno, la recensione e una domanda: dove sono gli imprenditori così?
Riccardo Spiga avatar Martedì 29 Ottobre 2013, 19:00 in Fiction di Riccardo Spiga

Commenti dei lettori

Grazie alla fiction di Rai1, non sempre all'altezza ma comunque avvincente, parliamo di un protagonista del Novecento ingiustamente dimenticato e dal quale trarre ispirazione per i nostri tempi difficili.

olivettizingaretti600.jpg Adriano Olivetti - La forza di un sogno, a un primo sguardo può apparire come la solita fiction agiografica della Rai, della serie: prendi un personaggio e ricavane un santino. Indubbiamente un po' lo è, anche se risulta difficile leggere in chiaroscuro una biografia come quella dell'imprenditore piemontese, figura straordinaria di uomo d'azienda ma anche di editore, intellettuale, politico, visionario e utopista.

Ma a parte le critiche più strettamente televisive che possiamo rivolgere alla fiction, che qualche volta appare eccessivamente didascalica mentre altre volte indugia un po' troppo sul buonismo e la storia esemplare (per esempio nella vicenda sentimentale tra la ragazza madre assunta e il giovane ingegnere), non si può mancare di apprezzarne la programmazione su Rai1. Perché in un periodo come questo, anche se magari in modo grossolano e storicamente un po' naif, ci ricorda una figura di imprenditore e umanista, o meglio sarebbe dire di imprenditore umanista, che fa bene ricordare, da cui sarebbe utile prendere un po' d'ispirazione.
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Perché, dopo aver visto la prima parte della fiction di ieri sera (stasera c'è la seconda parte), viene da domandarsi con una certa angoscia: ma esistono ancora imprenditori di questo tipo? Esiste ancora il patron dell'azienda che nel passaggio della proprietà al figlio dice: ricorda solo una cosa, non licenziare mai gli operai? Esiste ancora, nel nostro mondo globalizzato fatto di delocalizzazioni, sfruttamento della forza lavoro, precariato a vita, nuove schiavitù, rimozione dei diritti, un imprenditore che pensa alla qualità della vita della sua forza lavoro? Che progetta biblioteche, asili, cinema all'interno dell'azienda, che investe tutti gli utili sul lavoro, che si preoccupa del cotesto sociale? Sì, da qualche parte, a volere essere ottimisti, si trovano anche. In Italia, sinceramente, no. Purtroppo Olivetti non ha lasciato eredi
Dettagli personali
Visto No
Indice 4185
Stato della collezione In collezione
Data d'acquisto 30/10/2013
Posizione T3-TV
Qualità 99
Dettagli del prodotto
Formato DivX
Regione Region 1
Nr di dischi/nastri 2