L' Ultimo Quaderno
Jose Saramago
Feltrinelli (2010)
In Raccolta
#68
5*
Politica, Sociologia
Fiction / Classics, Fiction / Literary
Copertina Rigida 9788807171970
Italiano
Oltre a essere uno dei più grandi scrittori del nostro tempo, José Saramago è stato anche un acuto osservatore della realtà. Iscrittosi clandestinamente al Partito comunista nel 1969, nel periodo in cui il Portogallo era retto dal regime dittatoriale di Salazar, non ha mai abbandonato l’impegno politico, considerando la propria condizione di scrittore inscindibile dalla coscienza di cittadino. È noto anche per le sue posizioni marcatamente anticlericali, che lo hanno posto al centro di aspre polemiche in patria, soprattutto dopo l’uscita del Vangelo secondo Gesù Cristo, tanto da indurlo a trasferirsi alle Canarie. Sempre attento alle novità e interessato al confronto e al dialogo con il suo pubblico, non si è fatto cogliere impreparato dall’avvento del digitale e a quasi novant’anni ha aperto un blog, su cui scriveva di tutto. Si spazia dalle riflessioni sul futuro del pianeta ai propositi per il nuovo millennio, da temi "globali" come la questione degli indios al panico da pandemia per la cosiddetta influenza "suina", dal Chiapas a Israele, dal razzismo nella Francia di Sarkozy alla tragedia dell’Aquila, dai centri commerciali quali nuove cattedrali del consumismo al laicismo come unica arma nei confronti delle ingerenze della chiesa cattolica nel nostro vivere quotidiano. Tratta di ciò che lo indigna, ma anche di ciò che ama e rispetta. Parla di poesia, di libri, di arti, di valori, e lascia spazio anche a ricordi e riflessioni più personali. Non può mancare poi Berlusconi, una questione che viene affrontata come una vera deriva sociale e politica del nostro paese. Saramago esalta le nostre grandezze passate, il genio italico, l’arte, la Storia per poi, riprendendo Cicerone, mettere il primo ministro italiano nei panni di Catilina, chiosando: “Fino a quando, o Berlusconi, abuserai della nostra pazienza?”. Questo è l’ultimo quaderno che Saramago ha potuto scrivere, prima di morire, e di lasciare così un vuoto incolmabile nel panorama culturale europeo e mondiale.
Dettagli prodotto
Dewey 869
N. di pagine 186
Altezza x Larghezza 230 x 150  mm
Dettagli personali
Letto SI
Collocazione To-Left-4
Data acquisto 16/04/2014
Proprietario Zabot, Marco
User Defined Fields
Inizio Lettura 19/02/2011
Fine Lettura 22/02/2011
Collocazione Mia To-Left-4
Da leggere No
Consultazione No
Num. Volte letto 1
Note
Notevolmente inutile.
A parte che pubblicare un blog mi pare di per se una cosa insulsa ma in questo caso è forse peggiore, checché ne abbia detto U. Eco.
Buona parte degli scritti sono legati alla stretta società portoghese.
Per il resto, con la rara eccezione di alcune pagine, sono un continuo autocompiacimento.
La sopresa è stata lo scritto rispettoso delle regole grammaticali e di sintassi e sopratutto rispettoso della punteggiatura.
Devo affermare che come autore mi piace moltissimo. Come uomo apprezzo le sue idee liberiali in fatto di religione ma trovo fuori del tempo il suo proclamarsi comunista mentre mi pare che sia un liberal socialista.
Ma forse è rimasto legato ai sogni di gioventù e non vuole risvegliarsi, non voleva, in questo mondo odierno.
E come dargli torto!
In definitiva: non buttate i soldi.