Caino
Jose Saramago
Feltrinelli (2010)
In Raccolta
#4
10*
Fantasia, Letteratura, Religione
Fantasia
Brossura 9788807018060
Italia  Italiano
A vent'anni dal "Vangelo secondo Gesù Cristo", José Saramago torna a occuparsi di religione. Se in passato il premio Nobel portoghese ci aveva dato la sua versione del Nuovo Testamento, ora si cimenta con l'Antico. E sceglie il personaggio più negativo, la personificazione biblica del male, colui che uccide suo fratello: Caino. Capovolgendo la prospettiva tradizionale, Saramago ne fa un essere umano né migliore né peggiore degli altri. Il dio che viene fuori dalla narrazione è un dio malvagio, ingiusto e invidioso, che non sa veramente quello che vuole e soprattutto non ama gli uomini. È un dio che rifiuta, apparentemente solo per capriccio e indifferenza l'offerta di Caino, provocando così l'assassinio di Abele. Il destino di Caino è quello di un picaro che viaggia a cavallo di una mula attraverso lo spazio e il tempo, in una landa desolata agli albori dell'umanità. Ora da protagonista, ora da semplice spettatore, questo avventuriero un po' mascalzone attraversa tutti gli episodi più significativi della narrazione biblica: la cacciata dall'Eden, le avventure con l'insaziabile Lilith, il sacrificio di Isacco, la costruzione della Torre di Babele, la distruzione di Sodoma, l'episodio del vitello d'oro, le prove inflitte a Giobbe, e infine la vicenda dell'arca di Noè. Riscrittura ironica e personale della Bibbia, invenzione letteraria di uno scrittore nel pieno della maturità, compone un'allegoria che mette in scena l'assurdo di un dio che appare più crudele del peggiore degli uomini.
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Satira religiosa, realismo magico o blasfemia? José Saramago, il premio Nobel per la Letteratura nato in Portogallo e auto esiliatosi sull’isola di Lanzarote per evitare lo scontro con la chiesa cattolica lusitana, torna a parlare di religione. Nel 1991 aveva già pubblicato Il vangelo secondo Gesù Cristo, un romanzo che reinterpretava dal punto di vista storico tutte le vicende narrate nel Nuovo Testamento. Così la nascita di Gesù, la sua adolescenza, il rapporto con la Maddalena e persino il rapporto con dio venivano presentati secondo un’ottica dissacrante e sovversiva, razionalizzando gli eventi sovrannaturali e attribuendo ai personaggi i vizi, le passioni e i difetti di ogni uomo. Oggi, a distanza di vent’anni, Saramago torna a parlare di quel dio ingiusto e vendicativo e per farlo utilizza uno dei personaggi più bistrattati dell’Antico Testamento: Caino. Il secondogenito di Adamo ed Eva, è l’archetipo dell’assassino, che per invidia nei confronti di un fratello mite e amato da dio, si arma e sferra contro suo fratello un colpo mortale.
Il signore condannerà Caino ad errare come un vagabondo per i deserti della terra, ma prima segnerà la sua fronte con un marchio, un monito lanciato a tutti coloro che lo incontreranno perché non lo uccidano e non compiano la vendetta che dio stesso ha deciso di evitare. Uno degli episodi fondanti della religione e della morale cattolica, quello da cui sorge il rimorso per il peccato e il senso di fallibilità umana, diventa il perno intorno a cui Saramago ribalta completamente gli eventi biblici. Si scopre allora che Caino è un agricoltore altrettanto mite e servizievole di Abele, deriso e ignorato da dio arbitrariamente. Si comprende come l’ubbidienza cieca dell’uomo nei confronti del suo dio, è un giogo sulle spalle di molti uomini di fede, incapaci di contrastare la volontà di una divinità capricciosa ed arrogante.
Caino, invece, tratta il suo creatore come un essere alla pari, lo contesta punto su punto, lo sfida e poi deluso lascia la sua strada per vagare nel mondo. E in queste pagine ostiche, pregne di significato, scritte con una prosa complessa e piena di rimandi, c’è tutta la parabola dell’uomo errante, che vaga nello spazio e nel tempo, ma anche, secondo l’etimologia, commette degli errori. Caino dubita, cade e si rialza, contesta quello che vede e affronta l’ineluttabile. Rappresenta l’uomo in rivolta contro la divinità, attraverso un dialogo sprezzante e oltraggioso in cui i ruoli finiscono per confondersi. In sella a un mulo, che arranca sulle pendici dei monti e attraversa i deserti, il giovane Caino conoscerà la lascivia alla corte della regina Lilith, la compassione nel braccio teso di Abramo sulla testa di suo figlio Isacco, ma anche la furbizia degli angeli, i sotterfugi e le trame degli abitanti di Babele e la sorte infausta toccata alla città di Sodoma. Al di sopra di tutto, c’è l’immagine di un dio pronto a punire, ma mai altrettanto rapido ad evitare che il peccato venga commesso. Un’ingiustizia che tutti vedono, ma che solo uno ha il coraggio di dire in faccia al signore. Ed è la ribellione del figlio a causare le ire delle autorità ecclesiastiche di ieri e di oggi. José Saramago è empio e sacrilego quando nel suo romanzo dà voce al giudizio della creatura sull’operato del suo creatore e giudice:

- Sono il signore sovrano di tutte le cose
- E di tutti gli esseri, dirai, ma non di me e della mia libertà.
- Libertà di uccidere
- Come tu sei stato libero di lasciare che uccidessi Abele quando era nelle tue mani evitarlo. Sarebbe bastato che per un attimo abbandonassi la superbia dell’infallibilità che condividi con tutti gli altri dei, sarebbe bastato che per un attimo fossi realmente misericordioso, che accettassi la mia offerta con umiltà… Gli dei, e tu come tutti gli altri, hanno dei doveri nei confronti di coloro che dicono di aver creato.
__________________________ (wikipedia)
Dio crea Adamo ed Eva e li pone nel paradiso terrestre. Adamo ed Eva, mangiando il frutto dell'albero del bene e del male, infrangono il comando divino e vengono cacciati dall'Eden; a guardia del paradiso terrestre viene posto un cherubino con una spada di fuoco. Trovandosi senza cibo, Eva decide di chiedere all'angelo guardiano di poter rientrare nel paradiso terrestre per poter raccogliere i frutti con cui sfamarsi; l'angelo, oltre a portare i frutti a Eva e probabilmente ingravidarla, confida ad Adamo ed Eva che esistono altri uomini sulla terra e consiglia loro di incontrarli.

Adamo ed Eva, accendono un falò per richiamare a sé gli uomini che vivono sulla terra e aggregarsi a loro. Durante la vita nella nuova comunità umana, Adamo ed Eva hanno tre figli: Abele (probabilmente figlio dell'angelo a guardia dell'Eden), Caino e Set.

Una volta diventati adulti, Abele diventa pastore e Caino agricoltore; per onorare Dio, Abele sacrifica i suoi agnelli, mentre Caino offre i prodotti della terra. I doni di Abele sono preferiti da Dio, mentre quelli di Caino non vengono ritenuti soddisfacenti. Gli sberleffi di Abele portano Caino al fratricidio; come conseguenza di questo gesto, Dio, ritenuto da Caino unico colpevole della morte di Abele, castiga Caino a viaggiare per la terra con un segno sulla fronte. Come mediazione e divisione della colpa della morte di Caino, Dio rende impossibile a tutti gli uomini di ucciderlo.

Lasciate le terre in cui abitavano Adamo ed Eva, Caino si trasferisce nelle terre di Nod: questo territorio è governato in maniera assoluta da Lilith, moglie infedele di Noah. Caino viene sedotto da Lilith, diventa il suo amante e viene rinchiuso nel suo palazzo. Dopo esser scampato a un tentato omicidio progettato da Noah, Caino mette incinta Lilith e lascia il palazzo. Per Caino comincia un peregrinazione nel tempo, nel passato e nel futuro, nella quale vive alcuni episodi principali che compaiono nell'antico testamento: il sacrificio di Isacco da parte di Abramo, fermato dalla mano di Caino (e non dall'angelo, come invece viene riportato nella Bibbia), la distruzione della torre di Babele, l'annientamento di Sodoma e Gomorra, le guerre di Giosuè, le leggi di Mosè.

Dopo un ritorno momentaneo alle terre di Nod e un ricongiungimento con Lilith, Caino incontrerà Noè che sta costruendo l'arca. Caino si imbarca sull'arca ma come vendetta nei confronti di Dio uccide tutti i membri dell'equipaggio, tranne Noè che si lancerà da solo in acqua.
Dettagli prodotto
Dewey 869.342
Prezzo di copertina € 15.00
N. di pagine 144
Altezza x Larghezza 220 x 143  mm
Dettagli personali
Letto SI (10/05/2010)
Negozio Massena 28
Collocazione To-Left-2
Prezzo acquisto € 13.00
Data acquisto 10/05/2010
Proprietario Zabot, Marco
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Inizio Lettura 10/05/2010
Fine Lettura 12/05/2010
Collocazione Mia To-Left-2
Numero S-012
Da leggere No
Consultazione No
Num. Volte letto 1
Note
Un bel racconto di Saramago, come sempre scritto bene.
Caino ripercorre parte del vecchio testamento sempre esprimendo i suoi giudizi contro quel dio ingiusto, feroce e sanguinario.
Sorprendente il finale, un'altra invenzione di Saramago.
Non all'altezza di "il vangelo secondo gesù cristo" ma una simpatica lettura.