In edizione integrale, gli otto racconti di Hoffmann, divisi in due parti. Sono storie “gotiche” o “nere” del grande Autore tedesco, di taglio innovativo e caratterizzate da originalità rispetto al modo di narrare del periodo. Si presentano come quadri declinati in prosa, immagini che si offrono al fruitore come dipinti, appunto. L’autore s’ispira, in questi racconti, ad aspetti barocchi, ricercati, ed alterna, in queste scene, cupezza e luminosità, buio e luce. Fin da subito il lettore entra in un’atmosfera inquietante, densa di suspense.
Fin dal primo racconto, L’uomo della sabbia, chi legge è immediatamente partecipe dell’atmosfera orrorifica poiché trova già, nei termini “inquietudine”, “ spaventoso”, “orribile e minaccioso” utilizzati nelle prime righe del racconto stesso, il senso di quel che ci sarà in seguito, facendo presagire il peggio. Il terrore traspare o è evidente in un crescendo e Hoffmann è maestro in questo raggiungendo nella narrazione un’apice, un picco di paura e di orrore in cui si muovono personaggi enigmatici ed invariabilmente inquietanti. In questi racconti troviamo gli ingredienti del genere: pazzia, spettri, magia, aspetti inspiegabili ed irrazionali.
In queste narrazioni l’uomo è spesso impotente, preda del male, rischia di essere dominato e di soccombere alle situazioni pericolose in cui si trova; è atterrito e disorientato. Hoffmann è attento al dettaglio che può essere rivelatore per chi legge e che, talvolta, egli presenta all’improvviso, forse come il prestigiatore fa uscire il coniglio dal cilindro, ma come una cattiva sorpresa, a volte scioccante. Egli cerca di dare, quasi in un flash, immagini grandemente evocative in poche parole, in modo essenziale. Hoffmann vede l’uomo impotente a causa della tecnica, disumanizzato da essa; la vede come annullatrice della personalità umana. E la realtà oscura di questi “Notturni” è metafora dell’aspetto nero e diabolico, manipolatore e disumanizzante dell’uomo che ha la pretesa e presunzione di poter padroneggiare ciò che è divino, dando luogo ad una realtà scura e nera, proprio come la notte. (Biblioteca Economica Newton, 1995).
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Prefazione di |
Luca Crescenzi |
N. di pagine |
256 |
Altezza x Larghezza |
220
x
135
mm |
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Letto |
SI (09/04/2009) |
Collocazione |
CP-C1 |
Condizione |
Da incollare |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Da prestare a |
Denise |
Inizio Lettura |
01/04/2009 |
Fine Lettura |
09/04/2009 |
Collocazione Mia |
CP-C1 |
Dettaglio Collocazione |
Cassa-1 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Bello ma non eccezionale. La struttura dei racconti è sempre la stessa: presentazione dell'arcano, racconto di spiegazione che riconduce al normale.
Tra gli altri si distingue - L'uomo di sabbia- per la diversità.
Non vi aspettate racconti del terrore. Sono racconti fantastici che si possono leggere anche al lume di candela quando fuori tuona e lampeggia :-)
Titolo |
Autore |
Pagina iniziale |
N. di pagine |
L'uomo della sabbia |
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21 |
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Ignaz Denner |
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50 |
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La chiesa dei Gesuiti di G. |
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90 |
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Il Sanctus |
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112 |
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La casa desolata |
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126 |
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Il maggiorasco |
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152 |
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Il voto |
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212 |
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Il cuore di pietra |
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235 |
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