Addio, Miss Marple
Agatha Christie
In Raccolta
#283
6*
Giallo
Epub - Ebook 
Italiano
Attenzione: Nella trama si svela l'assassino Gwenda Reed, una giovane donna sulla ventina, sposata da poco, si trasferisce in Inghilterra, dopo aver vissuto in Nuova Zelanda fino ad allora. Mentre suo marito è ancora all’estero per lavoro, Gwenda visita alcune zone del paese per trovare una casa adatta a loro due, e alla fine si decide per una casa chiamata Hillside, nel paesino di Dillmouth, che la attrae alla prima occhiata. Dopo essersi stabilita lì, Gwenda comincia a credere di avere facoltà da sensitiva, visto che pare sapere cose sulla casa che non dovrebbe conoscere: la presenza di una porta di comunicazione, la vecchia carta da parati poi sostituita, e così via. Sentendosi sempre più a disagio, Gwenda accetta l’invito di Raymond e Joan West (nipoti di Miss Marple) di venire a stare a Londra da loro per un po’. L’interesse dell’anziana signorina viene subito stuzzicato quando, durante una rappresentazione a teatro de La duchessa di Amalfi di John Webster, Gwenda, sentendo un attore recitare: «Copritele il volto, ho la vista abbacinata; è morta giovane» comincia a urlare e scappa via dall’edificio senza una causa apparente che possa aver scatenato una reazione del genere. Gwenda, più tardi, racconta a Miss Marple che quando ha sentito quelle parole le è sembrato di guardare attraverso la ringhiera la faccia bluastra e morta di “Helen”, mentre qualcuno ripeteva la stessa citazione. Gwenda afferma di non aver mai conosciuto nessuno che si chiamasse Helen, e crede di stare impazzendo. Miss Marple suggerisce che magari la ragazza si sta ricordando a qualcosa a cui ha assistito quando era molto piccola, e che si è trasferita in una casa in cui abitava molto tempo prima, anche se Gwenda continua a dire che non era mai stata prima in Inghilterra. I Reed e Miss Marple fanno alcune ricerche, e scoprono che Gwenda non è affatto una sensitiva, ma che in realtà ha passato parte della sua infanzia nella casa che poi ha finito per comprare una volta adulta. La sua giovane matrigna, Helen, che si diceva fosse una ninfomane, è sparita, forse scappata con un uomo, e suo padre è morto. Gwenda a quel punto era stata spedita in Nuova Zelanda da una zia. La giovane coppia capisce allora che ci potrebbe essere un crimine che deve essere svelato. Miss Marple, dopo aver cercato di convincere i due a lasciar perdere, si fa prescrivere dal suo dottore alcuni giorni di cura a Dillmouth e si reca sul posto. L’investigazione è tutta nelle mani di tre detective dilettanti: i Reed e Miss Marple. Il terzetto in breve scova due anziani giardinieri che si ricordano della famiglia Halliday, e anche alcune delle persone di servizio che hanno lavorato per loro. I Reed parlano anche con il fratellastro di Helen, il dottor Kennedy, ma non lo informano dei ricordi di Gwenda. Il dottore sembra solo un uomo molto affezionato alla sorella, e distrutto dalla sua fuga improvvisa. La polizia è assente in tutto questo nessun crimine è stato commesso; ufficialmente Helen Halliday è scappata con uno dei suoi amanti e ha deciso di non farsi più viva con i suoi parenti, o comunque è morta. I tre uomini nella vita di Helen al momento della sua scomparsa erano Walter Fane, un avvocato del luogo, J.J. Afflick, una guida turistica, e Richard Erskine, che risiede nel nord dell’Inghilterra. Pare che l’assassino debba essere uno di loro tre: erano tutti presenti, quella notte di agosto di diciotto anni prima, quando Helen fu uccisa. Il dottor Kennedy svia i sospetti mostrando due lettere che afferma gli abbia inviato la sorellastra dopo la sua scomparsa. Lily Kimble, una donna a servizio dagli Halliday, legge sul giornale un annuncio in cui vengono richieste informazioni su Helen, pensa che ci potrebbe ricavare dei soldi e contatta il dottor Kennedy per chiedergli un consiglio. Kennedy però pensa che la donna intenda ricattarlo, allora riscrive a Lily dicendole di recarsi presso di lui, e allegandole precise istruzioni su come fare per arrivare a casa sua. L’uomo, però, le ha dato informazioni sbagliate, in modo da far finire la Kimble nel fitto della boscaglia, dove il dottor Kennedy la uccide, strangolandola. Una volta uccisa la donna, l’uomo le fruga in tasca, trova la sua lettera con le indicazioni sbagliate e la sostituisce con una falsa, con il vero itinerario da percorrere, poi se ne va, in tempo per tornare a casa e fingere di attendere l’arrivo della Kimble insieme a Giles e Gwenda. Dopo la scoperta del cadavere di Lily Kimble, la polizia comincia a interessarsi al caso. Dal canto loro, i Reed capiscono che finché l’assassino non sarà al fresco, la loro vita sarà in pericolo. Questa convinzione si rivelerà esatta: il dottor Kennedy, dopo aver tentato di avvelenare la coppia, cerca di strangolare Gwenda, ma viene interrotto da Miss Marple e dall’arrivo della polizia, che arresta l’uomo. Miss Marple spiega che Helen era una giovane ragazza normalissima, che cercava solo di scappare dalle grinfie di un fratello patologicamente ossessionato da lei, non era quindi la ninfomane che descriveva il dottor Kennedy. La ragazza aveva conosciuto Kelvin Halliday, un vedovo con una figlia di due anni di nome Gwenda. Sua moglie, Megan, era morta in India e per questo l’uomo stava tornando in Inghilterra. Halliday e Helen, dopo essersi conosciuti meglio avevano deciso di sposarsi una volta a destinazione: la ragazza aveva paura che il fratello non avrebbe dato l’approvazione. Gli Halliday comprarono una casa a Dillmouth, vicina a quella del dottor Kennedy, che cominciò ad andare a trovare spesso la coppia. Quando Kelvin Halliday rivelò al dottor Kennedy che lui e Helen stavano per trasferirsi al Nord quest’ultimo impazzì e strangolò la sorellastra. Poi, credendo di essere solo, declamò un verso dalla tragedia di Webster, "La Duchessa di Amalfi", non sapendo di essere visto da Gwenda. Poi l’uomo, che stava drogando Halliday, riuscì a convincerlo di avere ucciso lui stesso la moglie strangolandola in camera da letto senza riuscire a ricordarselo. La frase che pronuncia il dottor Kennedy dopo aver strangolato la sorella è un po’ la chiave di tutta la faccenda; infatti, nel dramma da cui è tratta, viene detta dal personaggio di un fratello geloso che aveva fatto uccidere la sorella per impedirle di sposare l’uomo che amava.
Dettagli prodotto
N. di pagine 151
Altezza x Larghezza 190  mm
Dettagli personali
Letto SI (17/05/2014)
Collocazione Calibre
Proprietario Zabot, Marco
User Defined Fields
Fine Lettura 17/05/2014
Collocazione Mia Calibre
Da leggere No
Consultazione No
Num. Volte letto 1
Note
Un buon giallo ma troppo facile scoprire l'assassino