Il tema del "sognatore romantico", dell'eroe solitario che trascorre i suoi giorni immerso nella dimensione del sogno, in un paradiso di illusioni, malinconicamente sofferente e lontano dall'incolore e consueta realtà dell'esistenza quotidiana, percorre come un filo d'Arianna questo racconto.
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Un sognatore, isolato dalla realtà e da qualsiasi rapporto di amicizia, durante una sua passeggiata notturna incontra, sul lungofiume, una ragazza che risveglia in lui il sentimento dell'amore. Lei si chiama Nasten'ka, è una diciassettenne e viene subito colpita dal carattere timido e impacciato di lui, tanto che si incontrano di nuovo la notte dopo. Il romanzo si svolge in quattro notti, durante le quali i due si aprono l'uno all'altra, il protagonista rivela tutto il suo distacco dalla realtà, e il suo mondo di fantasie, tetro e illusorio, mentre lei si sfoga sulla sua vita privata, ovvero che vive con una vecchia nonna e attaccata a lei con uno spillo, e che sta aspettando, da un anno ormai, il suo amore perduto, un inquilino della nonna che, dopo la sua rivelazione d'amore, le aveva chiesto un anno di attesa, data la povertà di lui, senza però prometterle nulla. Passato l'anno, Nasten'ka invia una lettera al coinquilino e fissa un incontro per la notte, che non avverrà. Quindi, decide di dimenticarlo, seppur con scarsi risultati, e anche in lei pare esser nato lo stesso sentimento che prova il sognatore. Tutto finisce quando l'uomo, che non l'aveva dimenticata, giunge all'appuntamento la quarta notte ricomparendo nella vita della ragazza. Allora capisce che è tutto inutile, e riscivola nella sua tana, nella solitudine dei sogni.
N. di pagine |
128 |
Altezza x Larghezza |
180
x
110
mm |
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Letto |
SI (01/12/2013) |
Collocazione |
To-S-1A |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Fine Lettura |
05/12/2013 |
Collocazione Mia |
To-S-1A |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Dostoevsky doveva essere proprio un gran compagnone. Questo racconto ha il pregio di essere breve eppure riesce ad essere noioso in poche pagine. Mica semplice.
Ad ogni modo il racconto alla fin fine è bello.