Sotto il ricatto di un contratto capestro in una situazione finanziaria disastrosa e con meno di un mese a disposizione, la stesura stessa del romanzo "Il Giocatore" è già sotto il segno della sfida e del brivido di un gioco decisivo. Incalzato dal tempo, lo scrittore russo sembra volerne frantumare la rassicurante oggettività: c'è il tempo dell'usuraio, che si costruisce il proprio futuro sull'ipoteca del futuro altrui; il tempo degli eredi, consumato nell'attesa di una morte; il tempo dei vecchi, che hanno appreso il segreto di tornare bambini; il tempo del lavoro e dell'accumulazione, che aliena dalla vita. Ma c'è, soprattutto, il tempo del gioco, che nel rapido volgere di una pallina si rivela eternità e destino: les jeux son faits.
Ma che bel libro! Come viene ben descritto il demone del gioco. Prima la 'nonna' e poi il narratore restano presi dal vortice del gioco. Il resto conta poco... solo il gioco. Nemmeno la prospettiva di ottenere quello che una volta era il sogno può distaccarti dalla pallina che rotola. Forse domani ...
Riporto la trama da wikipedia:
Siamo in Germania, in una fittizia città termale di nome Roulettenburg (probabilmente ispirata alla celebre cittadina renana Baden Baden) nella quale il casinò attira molti turisti. Aleksej Ivànovic, il narratore del romanzo, è il precettore in una famiglia stravagante, composta da un vecchio generale innamorato pazzo di una giovane francese dal passato turbolento, mademoiselle Blanche, di due bambini dei quali è il maestro, dalla figliastra del generale Polina Aleksàndrovna, della quale lui è follemente innamorato senza essere ricambiato. Attorno a questo nucleo girano Mr. Astley, un ricco inglese, onesto e timido, anch'egli innamorato di Polina e il marchese francese des Grieux amato da Polina. Aleksej, nella prima parte del romanzo, arriva a compromettersi burlando un barone tedesco, pur di suscitare interesse in Polina. Inoltre, Aleksej si trova spesso a giocare e vincere soldi per Polina, che necessita di grosse somme di denaro, poiché la famiglia è al limite della rovina, a causa delle manipolazioni del marchese des Grieux, il quale ha ipotecato una grossa parte del patrimonio familiare. L'unica via di salvezza consiste nella morte della 'baboulinka' (in russo "nonnina"), Antonida Vasil'evna, la vecchia nonna, proprietaria della futura eredità. Tutti attendono con ansia l'arrivo, dalla Russia, della notizia del decesso della nonna, in maniera tale che il generale possa pagare i debiti al "francesino" des Grieux e, di conseguenza, possa avvenire il matrimonio tra Polina e lo stesso marchese, e il generale possa sposare mademoiselle Blanche. Ma la baboulinka piomba in Germania, lasciando tutti di stucco, e si dedica con fervore al gioco della roulette insieme ad Aleksej. All'inizio tutto procede per il meglio ma poi la fortuna gira e la nonna perde la maggior parte dei suoi averi, con grande disperazione dei suoi familiari. A questo punto la catastrofe si abbatte sulla famiglia: sparita la fortuna del generale, la sua promessa sposa francese perde interesse in lui e il marchese des Grieux fugge in Francia, lasciando sola e senza soldi la sfortunata Polina. Aleksej decide di scommettere per aiutare economicamente Polina, e una sera in particolare comincia a vincere, vince vince e vince; preso dalla follia pensa di scommettere tutti i soldi accumulati, ma all'ultimo secondo fugge via dal casinò e torna dall'amata. Polina quando scopre che ha giocato lo crede vizioso e in preda alla follia fugge dal nobile inglese. Aleksej a questo punto viene convinto da M.lle Blanche ad andare a Parigi dove, imbambolandolo con la sua avvenente bellezza, comincia a sperperargli tutti i soldi. Qui vengono raggiunti dal generale che finalmente riesce a sposarla. Aleksej riprende il suo viaggio attraverso i casinò, costretto addirittura a fare il domestico. Un giorno incontra Mr. Astley che gli spiega le ragioni di Polina. Nonostante l'incontro con Mr. Astley, che cerca in qualche modo di farlo rinsavire, egli prosegue per la sua strada rimandando a..."domani" la sua definitiva redenzione.