Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che grazie al suo lavoro mantiene la propria famiglia, si risveglia un mattino nelle sembianze di un orrido e gigantesco insetto.[1] In un primo momento, credendo si tratti solamente di un brutto sogno, ciò non gl'impedisce di riflettere su quanto priva d'autentiche gioie sia la vita che sta conducendo; guardando subito dopo l'orologio a muro s'accorge d'aver dormito troppo e che, se non si sbriga subito, perderà il treno con la conseguenza di arrivar in ritardo al posto di lavoro e dover quindi dare spiegazioni al proprio capo.
La madre, accortasi che il figlio non è ancora partito, bussa alla porta della sua stanza preoccupata, non essendo questa affatto una cosa comune da parte sua; gliene chiede spiegazione, convinta che magari sia malato. Gregor risponde cercando di tranquillizzarla, assicurandole che sarebbe uscito quanto prima per prendere almeno il treno delle otto; anche se ciò non gli avrebbe evitato di arrivare, per la prima volta dopo tanti anni, in ritardo sul lavoro. Si rende conto però che la sua voce è impercettibilmente cambiata.
Anche la sorella Grete, con cui ha sempre avuto un rapporto molto affiatato, gli sussurra attraverso la porta pregandolo di aprire: a questo punto tutti i membri della famiglia cominciano seriamente a pensare che lui si sia davvero ammalato. Gregor intanto sta cercando di alzarsi dal letto, ma gli risulta del tutto impossibile muovere il corpo; mentre sta provando a spostarsi s'accorge che il suo capo-ufficio, il procuratore, è appena giunto presso la sua abitazione, determinato a capire il motivo dell'assenza ingiustificata del suo sottoposto alla partenza del convoglio delle cinque.
Nella sua nuova situazione, Gregor risulta nel frattempo in grande difficoltà nei movimenti e dopo esser finalmente riuscito, con immani sforzi, a rotolar col corpo a terra, per l'ennesima volta ripete a tutti che presto aprirà la porta della propria stanza. Il procuratore spazientito lo avverte delle conseguenze a cui rischia di andare incontro se persevera con quest'atteggiamento, fino a minacciarlo di licenziamento: aggiunge inoltre che i risultati da lui conseguiti recentemente son stati del tutto insoddisfacenti.
Gregor non è d'accordo e prova a rispondere, ma oramai più nessuno potrebbe più capire una sol parola di quello che sta dicendo; riesce infine a sbloccar il chiavistello della porta con la bocca. L'uscio si schiude, facendo prima retrocedere fino alla rampa delle scale e poi fuggire fuori dall'appartamento l'inorridito ospite e lasciando impietriti i familiari. La madre di Gregor sviene mentre il padre lo ricaccia dentro la camera utilizzando una canna e poi un giornale arrotolato per colpirlo.
Gregor rimane leggermente ferito, il padre richiude la porta a chiave: la vista di ciò che Gregor è diventato ha scatenato forti reazioni d'orrore. Esausto, Gregor s'addormenta.
Parte II
Risvegliatosi, il giovane vede che qualcuno gli ha lasciato del latte e un po' di pane; inizialmente entusiasta scopre però in fretta che non ha più alcun gusto per il latte, precedentemente uno dei suoi alimenti preferiti. Decide poi di stabilirsi sotto il divano. La mattina dopo la sorella, vedendo che non ha toccato il latte, lo sostituisce con avanzi di cibo in decomposizione, che Gregor mangia con gusto.
Da questo momento in poi inizia una routine in cui la sorella lo nutre e pulisce la stanza, mentre Gregor sta nascosto sotto al divano per non spaventarla. A Gregor non rimane che passar il suo tempo ad ascoltare attraverso il muro i discorsi dei familiari; spesso questi discutono della difficile situazione finanziaria in cui improvvisamente si son venuti a trovare, ora che Gregor non è più in grado di badare a loro. Neppure Grete potrà più frequentare le tanto desiderate lezioni di violino al conservatorio.
Più il tempo passa e più Gregor pare trovarsi a proprio agio dentro al suo nuovo corpo, inizia difatti a scalare le pareti e correre sul soffitto allegramente; scoperto il nuovo passatempo del fratello, Grete decide di rimuovere alcuni dei mobili così da lasciargli più spazio. Cercando però di non far portar via un quadro appeso al muro (che raffigura una donna in pelliccia) Gregor esce dal nascondiglio facendo gridare dal terrore la madre. Corre fuori dalla stanza fino in cucina, dove il padre lo vede e gli scaglia addosso una mela la quale si conficca nella sua schiena-corazza.
Gregor è ora gravemente ferito e i suoi movimenti diverranno difficili e dolorosi.
Parte III
Una sera viene lasciata per errore la porta della camera di Gregor aperta, mentre Grete in soggiorno sta suonando il violino per i genitori e i nuovi pensionanti che hanno dovuto accoglier in casa per aver una qualche disponibilità finanziaria; il fratello, ascoltandola, ne rimane fortemente impressionato. Subito dopo viene però scorto - s'era insinuato fuori della camera per poter ascoltare meglio - ed il padre cerca di ricacciarlo indietro; i tre inquilini però annunciano che se ne andranno immediatamente senza pagare l'affitto, a causa delle condizioni veramente disgustose in cui è tenuto l'appartamento.
Dopo poco tempo Grete trova un impiego, e Gregor resta completamente abbandonato a sé stesso: il padre è d'accordo sul fatto che devono sbarazzarsi di Gregor il prima possibile per evitare di finire in rovina. Il rifiuto da parte della sua famiglia e la percezione di gravare sulle loro già scarse finanze senza poter contribuire in alcun modo, fanno piombare Gregor in uno stato di depressione tale da condurlo a rifiutare il cibo offertogli fino a giungere ad una morte lenta. Ha deciso così di liberare la famiglia dalla propria presenza.
In seguito a ciò, la famiglia si sbarazza del suo cadavere, ne dimentica l'esistenza e riesce a risollevarsi dai problemi economici che l'avevano afflitta. Il finale delinea quasi un lieto fine per la famiglia. Decidono di trasferirsi in un appartamento più piccolo di quello attuale per risparmiar ulteriormente: infine i genitori notano che, a dispetto delle difficoltà attraversate, la loro figliuola pare esser molto cresciuta in bellezza, e pensano che potrà presto trovarsi un buon marito.
N. di pagine |
128 |
Altezza x Larghezza |
180
x
110
mm |
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Letto |
SI (18/07/2013) |
Collocazione |
To-S-1A |
Proprietario |
Zabot, Marco |
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Fine Lettura |
18/07/2013 |
Collocazione Mia |
To-S-1A |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Certo che Kafka non è un tipo allegro e vivace. Riletto con piacere le Metamorfosi (che non è il massimo dell'allegria) ho trovato in questo libretto altre tre opere: Contemplazione (Meditazione), La condanna, Il fuochista (primo capitolo di America). Gli ultimi sono racconti ben scritti e se il fuochista ha un finale 'umano' la condanna è nel filone del pessimismo kafkiano. Ma il massimo lo si raggiunge in Contemplazione. Una raccolta di pensieri pieni di disperazione e solitudine.
Titolo |
Autore |
Pagina iniziale |
N. di pagine |
Contemplazione |
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La condanna |
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Il fochista |
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