Le tre minestre che danno il titolo al racconto autobiografico
di Andrea Vitali rappresentano, con
un espediente letterario tanto originale quanto
spassoso, tre ministre: è così che Vitali ribattezza
segretamente le zie che accompagnano gli anni
della sua infanzia.
Cristina, ministro degli Interni, è preposta alla
conduzione delle faccende domestiche e alla
cucina; Colomba, ministro dell’Agricoltura, si
occupa dell’orto e delle attività agricole di famiglia;
Paola infine, ministro degli Esteri, è
impegnata professionalmente fuori casa e cura
le relazioni con vicini e parenti.
Filo conduttore del racconto di Vitali sono le
qualità attribuite ai cibi di casa, più particolarmente
le loro presunte virtù terapeutiche, a cui si
legano vari aneddoti. Siamo in un’Italia di provincia,
negli anni Sessanta, dove ancora si parla
il dialetto e “la saggezza si esprime in assiomi che
non ammettono repliche”. Le zie circondano il
ragazzino con un affetto “rustico ma profumato”,
dettato dal buon senso ma ancora pregno di
superstizioni, retaggio di una cultura popolare
di altri tempi. Ne emerge uno spaccato di vita
vissuta e di costume di grande suggestione, delicatamente
nostalgico e al contempo ironico.
Un autentico tuffo nel passato al quale contribuisce
anche il verace ricettario della tradizione
locale che affonda le radici nel territorio, tra le
sponde del lago di Como e le valli retrostanti.
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Letto |
SI (03/03/2013) |
Proprietario |
Rita Travaglino |
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Prestato da |
Rita Travaglino |
Fine Lettura |
03/03/2013 |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Un simpatico libro sui ricordi di fanciullezza, autobiografico, con tre zie in vicinanza del lago di Como. Un libro d'antan corredato alla fine da una serie di belle ricette di cucina, piatti che sono al centro del racconto.