Dicono che gli orchi non esistono più, invece gli orchi esistono ancora. Il mio papà di giorno è un avvocato e di notte un orco. Quando dormo e ho paura che la porta si apra, mi stringo a Teddy. Teddy è il mio orsacchiotto, siamo amici da sempre. Ogni sera Teddy mi promette che se viene l'orco mi difenderà. Ogni mattina io gli prometto che quando saremo grandi scapperemo insieme.
Cinque racconti come un romanzo sul male di vivere. Infanzia e memoria, sentimento e comprensione sulle storie atroci e dolcissime di bambini soli e molto infelici. E' un libro che accompagna alla maturità del sentire, alla rivelazione di una verità e alla possibile rinascita.
Dewey |
853.914 |
N. di pagine |
167 |
Altezza x Larghezza |
220
x
125
mm |
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Letto |
SI |
Collocazione |
D2-to |
Proprietario |
Da Garage Rita |
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Inizio Lettura |
22/01/2010 |
Fine Lettura |
24/01/2010 |
Collocazione Mia |
D2-to |
Da leggere |
No |
Consultazione |
No |
Num. Volte letto |
1 |
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Un libro di una crudezza e di una tristezza inverosimile. Si tratta di cinque racconti., due dei quali in particolare sono il racconto, straziante, in prima persona di due bambini. Mi sono chiesto da dove l'autrice abbia presospunto per scrive queste cose. Le auguro non da una sua esperienza. Forse da una macabra fantasia.
Ammetto che sono scritti bene e che anche il ritmo è giusto ma mi chiedo se era davvero il caso di ricordarci queste cose. Ma forse a ragione lei: meglio non chiudere gli occhi e il pensiero al fatto che cose così purtroppo succedono.